31 lug 2007

Buon compleanno Rockondella

Venti anni di rock e cultura contro lo scetticismo
Nel 1987 nasceva la manifestazione che oggi si ripropone alla grande

ROTONDELLA – Era il 1987 quando la buona musica divenne di casa a Rotondella. In Basilicata già si parlava di cultura e “patti con i giovani”, ma i vari festival della musica e del cinema erano ancora lontani a venire. Nella collina jonica, però, qualcuno provò a fare i primi passi. E nacque Rockondella.
Il festival musicale spegne quest’anno le venti candeline. Non altrettante le edizioni, interrotte negli anni per mancanza di fondi. Perché Rockondella, in verità, non è mai diventato quel grande evento che poteva essere. “Ma che diavolo è questa musica strana che ascoltano solo 20 persone?” mormorava qualche commentatore ignorante di fronte alle sperimentazioni dei musicisti invitati negli anni ’80. In fondo, su questo evento, non hanno mai puntato gli amministratori e neppure tanta gente.
Chi continua a crederci è Antonio Pastore, assessore comunale alla Cultura. Lui era al lavoro già nell’87, quest’anno è ancora lì. E con quattro lire a disposizione (si è spesso lamentato per la mancanza di fondi), ha messo in piedi un cartellone di tutto rispetto.
Quest’anno, inoltre, l’evento si allarga al cinema, al teatro e alla valorizzazione del territorio. Sempre con quell’occhio innovativo (e in qualche modo sperimentale) che ne ha caratterizzato i primi passi. “Un’offerta sempre originale - spiega Antonio Pastore - lontana dalle tradizionali forme ingessate della cultura istituzionalizzata, per una fruizione più consapevole ed una partecipazione più profonda”.
Tra gli appuntamenti di quest’anno spiccano le date della prima quindicina di agosto, con concerti quasi ogni sera. Si parte oggi con l’esibizione del gruppo emergente Aema, si prosegue domani con gli Alkemia, il 6 agosto con il “Tre colori tours” di Graziano Romani, il 7 e l’8 agosto con la Festa de L’Unità che ospiterà il cantautore Rocco Laguardia e i Mercanti di Liquore, l’11 agosto è la volta di Little Taver and his crazy alligators, con botto finale il 14 con i concerti di Joe Galullo and the blues messengers e il 15 con Miami and The Groovers.
Naturalmente, come ogni anno, l’ingresso è gratuito per tutti gli appuntamenti. “Poichè la musica è una forma di comunicazione universale – spiega Pastore – deve essere un bene accessibile a tutti”. Insomma, Rockondella è ancora viva, e gli amanti di buona musica se ne accorgeranno presto.

Pino Suriano


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