9 lug 2007

LAVORI SULLA PIAZZA CONTESA

Contenzioso tra il comune e i privati sulla proprietà del fondo
Bocciata dal Tar una
richiesta di sospensiva

ROTONDELLA – Sono partiti da qualche settimana i lavori per la realizzazione della nuova piazzetta in via Aspromonte e già sono sorti i primi problemi.
Si tratta del primo vero cantiere aperto dall’amministrazione nell’ambito del suo ricco piano dei lavori pubblici, ma non si può certo dire che sia partito col piede giusto. Dopo pochi giorni dall’avvio dei lavori, infatti, è pervenuta al Tar una richiesta di sospensiva dei lavori da parte dei signori Alessandro e Rosaria Bavila, decisi a rivendicare la proprietà del fondo su cui si sta costruendo e quella di un immobile ubicato nello stesso.
Nella seduta del 20 giugno, il Tar ha però respinto la richiesta di sospensiva, fondata su motivazioni tecnico-amministrative ( tra cui alcune relative alle Norme di Attuazione del Piano Regolatore e alla trasparenza dell’Avviso Pubblico), ma rimane ancora aperta la partita sulla proprietà del fondo.
A parere dei ricorrenti, il defunto Silvio Bavila (di cui risultano essere legittimi eredi) aveva posseduto il fondo pubblicamente e ininterrottamente per circa 40 anni. Inoltre, come è noto in paese, nello stesso fondo era presente una costruzione, con numero civico 45, per un certo periodo utilizzata come forno. Insomma, per tutti, in paese, il proprietario del fondo era Silvio Bavila.
Non così per il catasto dove, da una recente visura, era risultato titolare il comune di Rotondella. A questa verifica si è rifatta l’amministrazione comunale quando, prima di avviare l’iter dei lavori, si è auto-espropriata del fondo in questione per pubblica utilità, con determina del 16 luglio 2006. Addirittura non censito, inoltre, risultava il piccolo edificio in oggetto, ormai ridottosi a rudere negli ultimi anni. Se al catasto, dunque, proprietario del fondo risultava il comune, questi non avrebbe dovuto espropriare altri se non sé stesso. E così ha fatto.
Ma come era stato possibile, per Bavila, utilizzare un fondo e una costruzione che non erano di sua proprietà? Nessuno si era accorto di nulla al comune? Il fatto strano è proprio questo. Nel 1997, infatti, con una determina del sindaco, l’amministrazione intimava a Bavila di riqualificare il rudere ormai in degrado. Deduciamo da qui un dato importante: il comune riconosceva Bavila, senza alcun dubbio, come proprietario del fondo, altrimenti non avrebbe richiesto a lui di riqualificarlo. Il comune di Rotondella, perciò, gli attribuiva la titolarità di un fondo che, invece, l’ente stesso possedeva al catasto. Il perché dell’equivoco non si spiega facilmente.
Si tratta di un paradosso durato lunghi anni, e rimasto a lungo in pacifico, e forse inconsapevole, silenzio. Già nel 2003, in verità, gli eredi avevano cominciato a sollevare il caso. Ma ora, con l’avvio dei lavori, il tutto doveva per forza venire a galla e… finire in tribunale. Staremo a vedere.

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata 8 luglio 2007

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