9 lug 2007

LA SAGRA CHE CRESCE

Albicocca: il futuro è nell'innovazione
Il professor Bellini: "C'è bisogno di rinnovare gli impianti"

ROTONDELLA – La sagra dell’albicocca non è più solo una festa. L’evento rotondellese, giunto alla sua XI edizione, si apre ai problemi delle colture locali, li dibatte e fa proposte.E mentre si celebrano le grazie del frutto arancione, non mancano giudizi severi sulle sue condizioni di produzione e di mercato.Radicali appaiono quelli espressi nel dibattito di sabato sera dal professor Elvio Bellini, direttore del Dipartimento di Ortoflorofrutticoltura dell’Università di Firenze, positivamente sorpreso per la lunga esperienza di coltura dell’albicocca sul territorio (circa 30 anni): “C’è bisogno di rinnovare gli impianti – ha detto Bellini – perché, per la maggior parte, appaiono piuttosto vecchi. Bisogna avere il coraggio di estirpare, fare nuovi e più moderni innesti, che permettano di competere sul mercato in modo più adeguato”. Ma sarà facile convincere gli agricoltori locali a farlo? “Non lo è per nulla – ha aggiunto – spesso noi studiosi parliamo un linguaggio che loro non comprendono, e ciò implica uno scarso grado di fiducia verso le proposte di innovazione e gli orizzonti della ricerca. Ma è proprio questo il compito dei tecnici, in particolare quelli delle aziende regionali: mediare questo rapporto, rendere comprensibili le novità, farle provare e apprezzare”.Su questioni di mercato si è espresso Roberto Poli, sindaco di Casalfiumanese (in provincia di Imola), comune gemellato con Rotondella proprio in relazione alla comune produzione di albicocca (gli emiliani sono ormai giunti alla XXXI edizione della sagra). Il primo cittadino si è soffermato su alcune differenze con la realtà agricola del Nord Italia: “ Rispetto al nord c’è un sostanziale divario sul piano delle strutture commerciali, ma anche le strutture settentrionali cominciano a essere piccole in un contesto di competizione internazionale. E’ per questo che dobbiamo concepirci in una logica di rapporti e concertazione: il gemellaggio con Rotondella è un passo importante in questo senso. L’altro grosso problema – ha aggiunto il primo cittadino – è quello della forbice eccessiva tra il ricavo dei produttori e i costi sostenuti dal consumatore: insomma, la filiera è troppo lunga”.Pienamente concorde Vito Agresti, sindaco di Rotondella, che nelle conclusioni ha sottolineato alcuni elementi determinanti in tal senso: “La filiera non si accorcia perché si continuano a sostenere troppi costi per la logistica e i trasporti. E’ in questo senso che devono intervenire, particolarmente al Sud, le istituzioni pubbliche. Salutiamo con favore, perciò, iniziative come la costruzione dell’aeroporto commerciale Mattei, ma c’è ancora tanto da fare. Questa festa serve anche a mettere in campo i problemi reali del territorio”.Anche per questa ragione, non si sono tirati indietro numerosi operatori ed esperti del settore, intervenuti al dibattito. “L’aspetto più importante da affrontare – ha detto Antonio Digiamma - è quello relativo alla commercializzazione della prodotto, alla strategia di vendita e all’importanza di un marchio. Se il prezzo lo fa il mercato e la qualità il produttore, è necessario che il consumatore possa riconoscerla: è qui la nostra sfida”.La sagra dell’albicocca si inserisce a pieno titolo nella politica di valorizzazione dei prodotti locali, perseguita dall’amministrazione anche con l’adesione (tra i comuni fondatori) all’associazione “Città della Frutta”, ideata dallo stesso professor Bellini per una concertazione delle politiche di sviluppo e marketing dei comuni produttori di frutta.Anche quest’anno l’evento è stato preparato con cura dall’assessore all’Agricoltura Angelo Agresti, che dopo l’esperienza di Rotondella due, ha voluto riportare la festa nel suo habitat originale: Rotondella centro. Buoni i risultati, confermati dai numeri e dalla qualità delle presenze. Tanta festa e tanta musica, con prodotti locali di ogni tipo offerti a tutti. Sagra promossa a pieni voti.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata del 08.07.07

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