18 gen 2013

Due volte Natale. All'Ospedale di Policoro Messa per i nuovi nati


La celebrazione del vescovo
POLICORO – Due volte Natale: quello della nascita di Gesù Bambino, il 25 dicembre, e quello della nascita di ogni bambino. E’ stato così il 2012 per le mamme che hanno avuto la gioia di dare alla luce un nuovo nato nel corso dell’anno. Lo ha ricordato Francesco Nolè, Vescovo della Diocesi Tursi-Lagonegro, che ha celebrato la Santa Messa di Natale per i nuovi nati organizzata il 23 dicembre presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di Policoro. “Una mamma – ha detto il Vescovo - è agevolata nel comprendere il senso del Mistero che permea il Natale, poiché essa stessa per nove mesi porta in grembo un mistero e lo vede crescere in sé come un dono”.
L'albero dei nuovi nati
Eppure, nel corso della celebrazione, il Vescovo non è stato il solo a pronunciare parole cariche di significato. Hanno toccato le corde di tutti anche quelle, commoventi e commosse, del dottor Silvio Anastasio, Direttore Asm del Dipartimento Donna Maternità e Infanzia: “Per noi ginecologi è natale quasi ogni giorno. Ma è il Bimbo che nasce domani a portare la speranza per tutti loro”.
Tommaso Riccardi, Responsabile del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia di Policoro, ha sottolineato la prontezza, da parte di tutto il personale di Policoro, nell’adeguarsi con disponibilità e competenza alle innovazioni da lui proposte in termini di prassi medica. Ha preso la parola anche il sindaco di Policoro, Rocco Leone, che ha sottolineato l’importanza di conservare le “radici cristiane come risorsa per umanizzare sempre più la sanità, pur nel rispetto delle altre culture e religioni”. Piero Quinto, Direttore Amministrativo dell’Asm, ha invece sottolineato lo sforzo dell’Asm nel garantire “cure e servizi di qualità ai pazienti, pur a fronte delle gravi conseguenze prodotte dalla crisi economica”.
Ma ciò che ha colpito, oltre alla parole, è stato il contesto, l’attenzione con cui ogni particolare dell’evento è stato curato. Dai canti, diretti dal dottor Gianpiero Adornato, in prima linea sulla tastiera, con tanto di coro gospel “in divisa” composto dalle infermiere e ostetriche dei reparti di ginecologia e pediatria. Bellissima, infine, la scelta di realizzare un albero di Natale decorato con le foto dei nuovi nati dell’anno. Un vero segno visibile di speranza. “In questi giorni ho dovuto ripetere spesso – ha concluso il vescovo – che non ci sarebbe stata la fine del mondo. E sapete perché? Perché il mondo finirà solo quando sarà finita la speranza che Gesù ha portato nel mondo”. 

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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