4 ott 2011

Torna il calcio a Nova Siri. Il presidente è Tommaso Simonetti

I soci fondatori
NOVA SIRI – Domenica mattina si respirava un’aria particolare alla presentazione dell’Associazione Sportiva Dilettantistica “Nova Siri Calcio”. C’era un clima informale, ma anche qualcosa di più. Qualcosa che potrebbe dirsi “familiare”, forse: quell’aria che si respira nei contesti sociali solidi, dove l'amicizia e la vicinanza si sentono a pelle e sono radicate nel tempo. Un clima da “comunità”, insomma. Ciò che Nova Siri Scalo, di fatto, ancora non è: una realtà troppo giovane, troppo composita nella provenienza dei suoi abitanti per far trasparire quel senso di unità e solidarietà alla quale ogni realtà sociale dovrebbe aspirare. Eppure qualcosa del genere, domenica mattina, si poteva scorgere.
Già solo per questo è una bella notizia la nascita della nuova associazione che riporta il calcio a Nova Siri. Renderà Nova Siri più paese, più comunità. Vanno in questa direzione anche  le premesse ideali da cui nasce, oltre che le persone. "Educatori, prima che sportivi e dirigenti", ha detto Salvatore Scarpato, uno dei collaboratori della società. Una sintesi, la sua, che coglie bene la genesi dell’iniziativa: un interesse trasformato in impegno. Quello di genitori, innanzitutto. Perché da alcuni di loro (ma non solo) è nata la squadra, partita da un piccolo nucleo di fondatori ma già ben accolta dal mondo dell’imprenditoria locale.
Il calcio a Nova Siri era atteso da tempo. Non sono mancate, negli ultimi anni, importanti iniziative sportive (pallavolo, calcio a 5, danza, karate), ma “il calcio è il calcio”: per quello che rappresenta, per l’interesse che muove, per le passioni comunitarie che accende.
E a Nova Siri, dove esiste una vivacità imprenditoriale potenzialmente capace di sostenerlo, non poteva mancare per troppo tempo. Si comincerà dalla Terza Categoria, dal basso. Non senza speranze e ambizioni. Lo ha detto, con un paradosso solo apparente, Tommaso Simonetti, presidente dell’associazione. "Noi vogliamo vincere, ma vogliamo anche imparare a saper perdere. Lo sport, però, non deve indurre nessuno a tralasciare lo studio. Su questo siamo chiari: non ci aspettiamo il successo dei ragazzi dallo sport, sappiamo bene che molto più probabilmente dipenderà dallo studio”.
Parole chiare, pronunciate in modo schietto. Difficile sentirle come retoriche, più facile percepirle per quello che sono: il reale criterio operativo con cui tutto sarà organizzato. “A partire dagli orari e dal numero degli allenamenti, mai eccessivi”.
Belle le parole del vicepresidente Vincenzo Rina: “Abbiamo dalla nostra l'entusiasmo, che forse da troppo tempo era sopito sul territorio. I ragazzi hanno sempre mostrato la voglia di giocare, ma nessuno veniva incontro a questo desiderio. La nostra iniziativa vuole essere un tentativo di risposta a un’esigenza emersa in modo spontaneo e naturale”.
Interessante la notazione di Santino Truncellito, tesoriere dell’associazione. ”Un dato che esprime lo stato dello sport a Nova Siri? L’assenza di un negozio sportivo sul territorio. Speriamo che dall’iniziativa, che nasce dal basso, possa partire anche uno slancio più ampio per la crescita del territorio”. Insomma, “una sfida personale e comunitaria”, come ha detto il consigliere Antonio Marrone. Sulla stessa lunghezza d’onda l’altro consigliere, Antonio Melidoro, che ha manifestato l’apertura dell’associazione a chiunque voglia collaborare, in qualsiasi forma, “anche con il settore tecnico”. All’incontro di presentazione era presente anche Cosimo Latronico, senatore del Pdl.
L’associazione ha già attivato un conto corrente presso l’Unicredit di Policoro, sul quale sarà possibile effettuare contributi volontari. Saranno presto attive anche una pagina Facebook e un sito web della squadra.
Insomma, le premesse per la crescita ci sono tutte, a partire dall’allenatore. Sarà Rocco Labriola, al quale non manca certo l’esperienza del rettangolo verde, in campo e in panchina. Ma la prima grande premessa è l’immagine di domenica: si leggevano da un miglio l’entusiasmo degli adulti, l’attenzione e l’attesa viva dei ragazzi. Basterà non farli morire: la vera vittoria sarà questa.
Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 4 ottobre 2011

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