23 ott 2011

Rotondella due - "Crescere è ancora possibile"

ROTONDELLA – Ci sono scommesse politiche che sembrano perse per sempre. Poi, però,qualcuno torna a sperare e a perseguirle con entusiasmo. Accade così, quasi ciclicamente, per Rotondella due. E’ una sorta di “parto incompiuto” che si è tentato di far decollare in tutti i modi da almeno trent’anni, ma senza grandi risultati. C’è però da riconoscere il positivo. Non si può negare, infatti, che il centro sia divenuto un positivo catalizzatore di insediamenti produttivi, anche grazie alle politiche di concessione dei suoli attuate negli anni scorsi. Di fatto, però, Rotondella due non è mai diventato quel centro residenziale che tanti avevano sognato per “fermare sul territorio” la costante emigrazione dal centro collinare alla fascia jonica. Al contrario, negli ultimi decenni, centinaia di famiglie rotondellesi hanno finito per stabilirsi a Policoro, Nova Siri e Scanzano. E così, se dall’emigrazione da Pisticci è venuto fuori un centro come Marconia e dal centro storico di Nova Siri si è generato un centro costiero relativamente vivace come Nova Siri Scalo, Rotondella due non è mai diventato ciò che doveva essere.
Qualche speranza c’è ancora, però. O, almeno, l’Amministrazione Comunale la nutre e la sta perseguendo con tenacia. “Noi ci crediamo ancora”, spiega al Quotidiano il sindaco, Vincenzo Francomano”. E’ sulla scia di questa speranza che si è scelto di concentrare sul centro un importante sforzo operativo. C’è il “già fatto” e c’è il “da fare”. Nella prima categoria rientrano tante piccole azioni portate a termine negli ultimi anni, dai semafori e dossi presso le scuole a una piccola villetta con giochi. Ma, soprattutto, è stato portato a Rotondella due il Comando di Polizia Municipale associata dei comuni di Rotondella, Valsinni e Colobraro: una sede strategica anche sul piano logistico, per la facilità di raggiungimento dei tre centri. L'Ater, intanto, ha ristrutturato all'esterno le più datate case popolari e si sono finalmente conclusi i lavori della rotonda presso il bivio della zona artigianale. Assegnati, inoltre, nuovi suoli per insediamenti produttivi. L’erogazione del gas, come è noto, è stata portata a conclusione solo di recente. A metà tra il già fatto e il da fare c’è lo strumento urbanistico, approvato nei mesi scorsi e concentrato quasi esclusivamente proprio su Rotondella due. Ci vorrà tempo, però, prima che si possa vedere nella realtà ciò che adesso è solo sulla carta. “Abbiamo modificato la tipologia abitativa – spiega Francomano – si abbandona l'idea condominiale in favore di residenze di tipo mono e bifamiliare con possibilità di insediamenti commerciali”. Il meglio per chi cerchi, al contempo, tranquillità e spazi per godere di un’edilizia non troppo “concentrata”.  C’è poi l’ormai annosa questione della Chiesa. C’è il progetto, ma ancora non ci sono tutte le risorse. Nel Programma delle opere pubbliche, inoltre, c'è anche l'ipotesi dell'insediamento di un mercato comunale. Ma non è tutto. Nel centro, sempre se i progetti diventeranno realtà, potrebbe sorgere un modernissimo centro sportivo polifunzionale. Ospiterebbe campi di calcetto, pallavolo, pallacanestro e forse addirittura una piscina. E’ stata già firmata, in merito, una convenzione con l’Anci per avviare un Project Financing per la realizzazione. Il centro è pensato a Rotondella due, ma non è pensato esclusivamente per Rotondella due. Avrebbe, infatti, la capacità di attrarre una potenziale utenza dagli altri comuni della costa. Un lusso che Rotondella non si concede ormai da tempo. Troppo difficilmente raggiungibile il centro storico. Poco interessante, fino ad oggi, Rotondella due. Ma non è detto che sia per sempre.

Pino Suriano - articolo pubblicato sul Quotidiano della Basilicata

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