4 feb 2011

Salva la dirigenza scolastica. Almeno per quest'anno

ROTONDELLA - Salvi ancora una volta. Non ha il crisma dell'ufficialità, ma l'annuncio di Luca Braia è certamente attendibile. In una nota diffusa nel tardo pomeriggio di sabato, il consigliere regionale del Pd ha annunciato il mantenimento della dirigenza scolastica a Rotondella. Sarà bene, comunque, attendere la seduta del Consiglio Regionale di oggi, che dovrebbe sancire ufficialmente la decisione, ma un sospiro di sollievo si può già tirare.
L'Istituto Comprensivo di Rotondella non sarà accorpato con il secondo circolo di Policoro, come aveva stabilito la Giunta Regionale nei primi giorni di gennaio, ma manterrà l’autonomia. Le parole di Braia lasciano intendere anche le ragioni che hanno consentito questo piccolo "lodo" per un comune che, di fatto, non ha i numeri per essere autonomo in rapporto alle indicazioni ministeriali. Per il consigliere l’autonomia sarebbe stata accettata per Rotondella “in quanto paese da tutelare, sostenere e compensare, perché già fortemente interessato e penalizzato dalla presenza di fenomeni ambientali negativi, dal forte impatto demografico anche se caratterizzato da un buon dinamismo economico e meta di molti immigrati che stanno arrivando nel paese per le attività lavorative stagionali legate all’agricoltura ed al turismo”. Il riferimento, neppure troppo velato, è alla presenza sul territorio del centro Enea della Trisaia.

Rotondella , insomma, ce l’ha fatta di nuovo, come già nel gennaio 2009, quando si presentò esattamente la stessa situazione. La concessione della deroga, però, non può essere considerata definitiva e, prima o poi, se non ci sarà un’inversione di tendenza nel numero delle iscrizioni (ad oggi difficilmente ipotizzabile), l’autonomia non potrà essere eterna. Questa riflessione apre il campo a una domanda che in questi giorni di attesa ha scaldato non poco gli animi: con quale istituto converrà accorparsi, quando l'autonomia non sarà più concessa?
Tra le possibili soluzioni ci sono certamente Policoro, Nova Siri, Tursi e Valsinni. L'ipotesi dell'accorpamento con Policoro, che avrebbe il favore della maggioranza dei docenti, non piace però a tutti. Se da una parte, infatti, c'è chi sottolinea la maggior facilità di collegamento con il centro jonico, dall'altra c'è chi fa notare analogie territoriali con Valsinni. E’ su questa lunghezza d’onda la posizione espressa in una nota anche dall’Udc di Rotondella, che sottolinea, per Valsinni, la comune appartenenza alla Comunità Montana, la gestione associata del Servizio di Polizia Municipale, e la condivisione di alcuni problemi sociali e demografici, quali l’invecchiamento della popolazione, una forte diminuzione della popolazione scolastica, etc. Anche per Nova Siri, qualora fosse possibile l’accorpamento, sembrerebbe esserci una certa disponibilità.

Più che il parere dei docenti e dei partiti, pur legittimo, dovrebbe essere decisivo quello di chi fruisce del servizio scuola: le famiglie. E allora perché non ipotizzare, in via preventiva, un sondaggio che possa raccogliere le loro opinioni, magari nella forma di una vera e propria votazione? Sarebbe il modo migliore per trasferire la scelta nelle mani dei veri soggetti protagonisti della scuola: famiglie e alunni.


Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata

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