14 feb 2010

Nei guai per un falso contrassegno

Un uomo di origini lucane dovrà rispondere di reati gravi per un contrassegno invalidi rilasciato dal comune di Nova Siri

NOVA SIRI – Girava per le strade di Firenze con un contrassegno per invalidi. Uno strumento che gli consentiva di risolvere con facilità il rognoso problema del transito nelle zone a traffico limitato. Peccato (per lui) che gli agenti della Polizia Municipale del capoluogo toscano abbiano scoperto l’inganno.
Non dà una bella immagine della Basilicata la vicenda di un uomo di origini lucane, residente in provincia di Firenze. Aveva trovato il modo di accedere tranquillamente, quando necessario, nelle zone a traffico limitato della città. Bastava un contrassegno invalidi perché tutte le strade fossero aperte.
La tecnica aveva funzionato per mesi, almeno fino a un pomeriggio della scorsa settimana, quando una pattuglia di agenti del distaccamento di Porta Romana ha notato la sua auto transitare in una zona a traffico limitato nei pressi di Ponte Vecchio.
Gli operatori di Polizia Municipale sono stati insospettiti dallo strano atteggiamento dell’uomo, che spostava continuamente lo sguardo verso il contrassegno arancione esposto sul parabrezza.
Hanno perciò deciso di fermare l’auto per un controllo, dal quale è emerso che si trattava di un permesso rilasciato dal Comune di Nova Siriad una donna di 87 anni. L’uomo si è subito giustificato, dichiarando che apparteneva a una sua zia, che egli stesso aveva appena accompagnato in un centro per analisi mediche.
I vigili non l’hanno bevuta, e hanno subito chiamato la centrale operativa per effettuare un riscontro. Risultato negativo: quella donna anziana non risultava iscritta nel registro prenotazioni del centro di analisi indicato dall’uomo.
Il conducente, visibilmente imbarazzato, ha così dovuto ammettere che la zia invalida si trovava, in quel momento, in un comune della Provincia di Matera. Gli accertamenti delle forze dell’ordine, però, sono andati oltre. Gli agenti hanno subito contattato l’Ufficio di Polizia Municipale di Nova Siri per ulteriori riscontri, a seguito dei quali la posizione dell’uomo si è aggravata ancora di più.
È infatti risultata, presso gli Uffici di Nova Siri, una denuncia per smarrimento del contrassegno, risalente all’aprile scorso, presentata dalla sorella del conducente: denuncia che è servita per ottenere un duplicato. Di fatto, quindi, potrebbero essere due i permessi per invalidi, entrambi originali, detenuti e utilizzati indebitamente. Dalla documentazione proveniente dal Comune di Nova Siri sarebbe emerso, inoltre, che la donna titolare del permesso era addirittura impossibilitata a muoversi da casa.
L’uomo è stato così denunciato per i reati di sostituzione di persona, falsità ideologica finalizzata alla truffa e, a causa della denuncia di smarrimento, anche di ricettazione, con il sequestro penale del permesso invalidi. Gli atti sono ora passati alla magistratura, che dovrà valutare, a questo punto, anche l'eventuale iscrizione nel registro degli indagati della sorella dell'uomo, che avrebbe commesso reato denunciando lo smarrimento del contrassegno invalidi dell'ignara zia.
La tenacia dei controlli di polizia, dimostrata dalla, vicenda dà la misura di quanto sia sentita, nel capoluogo toscano, la lotta al fenomeno. Lo stesso comune di Firenze, nei giorni scorsi, ha divulgato la notizia con un comunicato stampa, ripreso con un certo risalto sugli organi di informazione toscani.

Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata

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