26 ott 2009

Don Michele va in pensione. Due nuovi preti per la sostituzione

NOVA SIRI – E’ ufficiale. Don Michele Cirigliano non sarà più il parroco di Nova Siri scalo. O meglio, lo sarà soltanto per una settimana. Fino a domenica prossima, quando il vescovo Francesco Nolè arriverà nel centro jonico per presentare alla comunità i due nuovi sacerdoti.
Si tratta di don Mario Lacolla e don Tiziano Cantisani. Il primo porterà con sé il bagaglio di una lunga esperienza, il secondo la freschezza e l’entusiasmo di chi comincia ora l’avventura sacerdotale. Don Mario, 58 anni, arriva da anni di sacerdozio a Senise. Di un’altra generazione è don Serafino La Sala, di San Severino Lucano, fresco di ordinazione nell’agosto scorso.
La notizia dell’avvicendamento è arrivata dallo stesso don Michele, che ne ha parlato negli avvisi conclusivi delle celebrazioni di domenica. “Questa è la mia ultima messa” ha detto il sacerdote per introdurre l’annuncio. Probabilmente non sarà così. Don Michele, infatti, dovrebbe rimanere a Nova Siri per affiancare i nuovi sacerdoti nel primo approccio con la comunità e offrire il suo contributo per i prossimi anni.
“Dove va don Michele? – ha detto scherzosamente domenica – Resta qui, a consolazione di pochi e non per desiderio di molti”.
Don Michele, 81 anni compiuti, è nato a San Giorgio Lucano nel 1928. E’ arrivato nel 1958 a Nova Siri, dove ha praticamente trascorso “una vita”. Figura notoriamente vivace e autorevole, non ha mai mancato di suscitare osservazioni critiche all’interno della comunità, per la sua capacità di interagire con il tessuto sociale anche attraverso un’indiscutibile tensione operativa.
Alla comunità di Nova Siri, che nei mesi scorsi è stata teatro di diatribe con alcuni preti, è ora chiesto un grande spirito di accoglienza per i sacerdoti in arrivo. Don Michele lo ha detto con la consueta franchezza. “A chi ha la fede giusta non interessa se il prete è bello o brutto, lui non fa differenze. Chi fa le differenze, invece, alla fine si condanna ad essere calunniatore di tutti”. La speranza è che il nuovo tandem possa favorire anche una positiva relazione, mai troppo agevole, tra le comunità parrocchiali del centro storico e della marina. Con l’addio di don Michele decadranno immediatamente anche tutti gli incarichi parrocchiali, che già da giorno 19 saranno rimessi nelle mani di don Mario.
L’applauso fragoroso che la folla dei fedeli ha dedicato a don Michele e la commozione visibile sul volto di tanti sono il documento più certo della stima nei suoi confronti. A “conclusione dei lavori”, cinquantuno anni dopo, possiamo dirlo con certezza: le polemiche di “pochi” non hanno vinto sull’affetto di “molti”. Don Michele lascia il posto con l’abbraccio vivo e appassionato della sua comunità. Il vescovo Nolè saprà dirgli “grazie” nel modo migliore, i nuovi sacerdoti sapranno avvalersi della sua grande esperienza.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Finalmente!!! Era ora, non illudetevi,il Reverendo ha ancora molte cose da fare.NE VEDRETE ancora di miracoli,nell'economia,nell'edilizia e nel malaffare.E la storia continuerà.AUGURI a Tutti i cittadini tranne ai fedeli sudditi di Sua Eminenza Oscura il MARCINKUS NOSTRANO.