18 lug 2009

I furbi rovinano il turismo

Siglato a Nova SIri un protocollo tra operatori turistici e associazioni di consumatori

NOVA SIRI – Acquistare una vacanza che sembra un affare e poi scoprire che quasi tutti i servizi non sono compresi nel prezzo. Pagare una mezza pensione con prodotti tipici e poi notare che a tavola di tipico c’è ben poco.

Sono situazioni più o meno gravi, ma piuttosto frequenti. Ancor più spesso nel Mezzogiorno d’Italia, dove primeggia quello che è forse il principale “cancro” del turismo: la furbizia degli operatori. Una furbizia che spesso li rende orgogliosi per un maggior guadagno immediato, ma che a lungo termine presenta il suo conto salato. Il turista, infatti, non sceglie mai di tornare nel luogo in cui ha avuto l’impressione di essere stato preso in giro. Sono emblematici, in tal senso, i dati pubblicati da Unioncamere nel Secondo Rapporto 2008: l’esperienza personale e il passaparola di amici incidono sulla scelta delle vacanze per il 78,2%, molto più di tanti spot televisivi e articoli su riviste specializzate.

Parte da queste premesse il nuovo Protocollo d’Intesa “Basilicata ok”, sottoscritto in sintonia da operatori turistici e associazioni di consumatori. Si tratta di uno dei primi accordi del genere in Italia, che impegnerà gli operatori a garantire al turista una serie di standard in termini di tutela della salute, sicurezza e qualità dei prodotti e dei servizi, adeguata informazione e corretta pubblicità, correttezza, trasparenza ed equità nei rapporti contrattuali.

Molteplici i soggetti firmatari dell’accordo, sottoscritto martedì pomeriggio nella sala convegni dell’hotel Imperiale di Nova Siri. Per la parte degli operatori, rappresentata dal presidente Francesco Garofalo, c’era l’Associazione Lucana Turismo Doc. Per la parte dei consumatori c’erano le associazioni Adiconsum, Adoc e Federconsumatori, rappresentate rispettivamente da Angelo Festa, Nino D’Andrea e Giuseppe Cotugno.

Al termine della sottoscrizione ha preso il via un’interessante tavola rotonda sui temi del turismo responsabile. Per l’occasione è giunto a Nova Siri un “ospite d’onore”, Paolo Landi, segretario generale di Adiconsum, noto al grande pubblico per le sue frequenti apparizioni televisive.

Landi ha posto l’accento sui danni causati al turismo dalla “furbizia” degli operatori, in particolare nel Sud Italia: “Purtroppo i dati parlano chiaro, se confrontiamo il Trentino e della Calabria, c’è una differenza enorme per numero di raggiri segnalati. Nel sud Italia manca ancora una cultura dell’accoglienza, che invece al nord è cresciuta molto di più. Attenzione! Accoglienza non significa basso costo, significa trasparenza dell’offerta. Nel meridione, invece, spesso si attira il turista con il basso costo, ma poi lo si delude per il servizio. E questo a lungo termine è un danno per l’operatore stesso, perché quel turista non ritorna”.

All’incontro era presente anche Giampiero Perri, presidente dell’Apt Basilicata, che ha apprezzato lo sforzo di “creare sinergia anche senza il bisogno di un qualche assessorato che assuma il compito di aggregare”.

Uno sprone è arrivato da Angelo Festa, dell’Adiconsum Basilicata, “il Protocollo è un ottimo strumento, ma dobbiamo ancora lavorare per ampliarlo con nuove strategie”.

Giuseppe Cotugno, di Federconsumatori Basilicata, ha chiarito con un esempio interessante le difficoltà a far fronte comune con gli operatori: “Non sempre troviamo porte aperte con gli operatori. Per esempio, per quanto riguarda la Commissione sull’attribuzione del marchio di qualità, il Sincerto, abbiamo notato che le verifiche vengono fatte da una commissione della Camera di Commercio, senza la nostra presenza, che spesso è solo di facciata, ma non concreta”.

Una battuta sul Piano Turistico Regionale, in fase di approvazione, è arrivata da Nino D’Andrea, dell’Adoc Basilicata: “Ci sono sul piatto quasi 80 milioni di euro. Ci interessa poco se a spenderli sarà il pubblico o il privato, a noi interessa che siano spesi bene. Per questo bisogna verificare le spese con verifiche intermedie, annuali, e non solo a fine lavoro, per evitare che tante opere siano lasciate a metà”.

Il “padrone di casa” Giuseppe Mitidieri, assessore al Turismo del comune di Nova Siri, ha sottolineato “l’importanza simbolica del luogo in cui si è scelto di avviare questo percorso virtuoso”, non per caso uno dei “centri più vivi del turismo lucano”.

Pino Suriano pubblicato sul Quotidiano della Basilicata

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