15 mag 2009

San Giorgio lucano accoglie gli anziani

Avviata una struttura residenziale e socio-sanitaria capace di accogliere 22 anziani e persone non autosufficienti


SAN GIORGIO LUCANO – Ospitalità e assistenza sanitaria per 22 anziani, posti di lavoro per 10 giovani. E’ una risorsa per tutte le generazioni la nuova casa di riposo e assistenza socio-sanitaria, avviata nelle scorse settimane nel centro sarmentano. Una struttura residenziale in pieno centro storico, con l’aggiunta di un trattamento socio-sanitario per gli ospiti, prestazione non garantita in altre simili strutture, e che offre, perciò, la possibilità di ospitare anche persone non autosufficienti (non per forza anziani).

La gestione del centro è affidata alla “Cooperativa Sociale Clemente”, staff altamurano con esperienza ventennale nel settore dell’assistenza. Oltre ad alcune infermiere polacche, sono impiegati nel centro operatori di San Giorgio, Senise, Noepoli e Fardella. E insieme agli importanti riscontri occupazionali per il territorio, non è da sottovalutare anche qualche vantaggio, seppur marginale, per i commercianti del luogo. Per un borgo con meno di mille abitanti, le visite dei parenti degli anziani potrebbero creare un indotto non del tutto trascurabile in termini di spese minute (bar, edicole, tabacchi, etc.).

Difficile trovare l’utenza in un territorio non troppo ricco di abitanti? Pare di no. Almeno a giudicare dalla “partenza sprint” del centro, che si è subito avviato con ben 17 ospiti. E gli operatori non si stupirebbero se si arrivasse molto presto a coprire i 22 posti disponibili.

In un simile territorio, dove la media di invecchiamento della popolazione cresce in maniera esponenziale, quella degli anziani sembra essere diventata l’utenza più facilmente reperibile.

E’ un aspetto che la cooperativa avrà di certo considerato, quando si è attivata per rispondere all’Avviso Pubblico del comune per la gestione del centro in concessione trentennale.

Il tutto è stato realizzato con lo strumento finanziario del “Project Financing”: l’ente offre una struttura pubblica, tendenzialmente inutilizzata, i privati la ristrutturano e la gestiscono per un’attività di carattere commerciale o socio-culturale. Peraltro, in questo caso, lo “stabile non versava in condizioni troppo degradate”, come ha spiegato Vincenzo Clemente, presidente della cooperativa che gestisce il centro. Alla realizzazione del progetto ha inoltre partecipato, con un contributo economico rilevante, anche la Regione Basilicata.

Non per caso, all’incontro di presentazione della struttura, tenutosi nelle scorse settimane a San Giorgio, non è mancata la presenza di Innocenzo Loguercio, assessore regionale alle Politiche Sociali.

C’erano, oltre al sindaco Gennaro Labollita e alle autorità amministrative locali, i sindaci e i rappresentanti di altri comuni del territorio, tra cui quelli di Colobraro e Rotondella.

Il dato è significativo. Soprattutto perché, in quella occasione, si è sperimentata positivamente la novità della gestione comprensoriale del servizio di Polizia Municipale, che vedrà in collaborazione gli Uffici di Polizia di Rotondella, San Giorgio, Valsinni e Colobraro. Un centro come San Giorgio, che si avvale da tempo di un solo vigile urbano, ha potuto avvalersi, per la gestione dell’evento, della collaborazione degli operatori degli altri comuni. Un buon collaudo per un servizio che partirà presto sul territorio, e che in molti altri comprensori italiani ha già dato ottimi risultati in termini di efficienza e ottimizzazione delle risorse umane.


Pino Suriano - articolo pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata

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