10 feb 2009

L'Enea taglia la vigilanza

Ottomila ore in meno all'anno. Il direttore Viggiano: "Nessuno rischia il posto"


ROTONDELLA – Ottomila ore in meno all’anno. E’ di questa entità il taglio richiesto dall’Enea sul monte ore complessivo del servizio di vigilanza del centro di Trisaia. La scelta è attuata sulla base del nuovo Piano di Protezione del centro, che rinuncerà a un corposo segmento orario di vigilanza “umana”, così come indicato nel bando di gara per il nuovo affidamento del servizio.

Enea meno sicura, dunque? Probabilmente no, dato il monte ore di vigilanza comunque altissimo e la dotazione di avanzati strumenti tecnologici di controllo.

Il problema vero, perciò, non riguarda la sicurezza. Il taglio, infatti, farebbe molto meno rumore se non chiamasse in causa la vita di quaranta famiglie del territorio. Tanti sono i lavoratori impegnati nel centro per il servizio di vigilanza. Quasi tutti lavorano lì da più di venti anni, sempre da precari, sempre con la paura di perdere il posto ad ogni avvicendamento delle ditte affidatarie. E anche questa volta hanno cominciato a tremare.

La loro condizione non è delle migliori. Da diversi anni, infatti, firmano un contratto di solidarietà che ha permesso di evitare licenziamenti a seguito della progressiva riduzione delle ore di servizio richieste dall’Enea. Erano partiti in quaranta, perché tanti ne aveva richiesti il centro. Quando, poi, la richiesta è scesa gradualmente a 33 unità, hanno scelto di solidarizzare: nessun licenziato, ma tutti a riposo per tre giorni al mese con conseguente riduzione dello stipendio di circa 150 euro.

La situazione, con il nuovo taglio, potrebbe aggravarsi ulteriormente. I giorni di “riposo forzato”, infatti, potrebbero arrivare addirittura a sei, con riduzione complessiva di circa 300 euro al mese. Il risultato? Stipendi quasi da fame, con circa 750 euro al mese esclusi gli eventuali assegni familiari. Siamo andati a cogliere il loro disagio davanti all’ingresso del centro.

“Qui non si tratta di arrivare alla quarta settimana – spiega uno di loro – noi non arriviamo neppure alla seconda”. Gli fa eco un collega: “Credo sia giunta l’ora di responsabilizzare i politici locali. Qui il problema è che ci sono quaranta padri di famiglia precari e mai nessuno si è posto il problema di stabilizzarli. E’ vero, abbiamo sempre conservato il posto anche grazie all’Enea, ma siamo stanchi di vivere senza certezze”.

Sì, chiedono la stabilizzazione, e sono anche disposti a cambiare settore. “In questi mesi - si chiede uno di loro - nel centro sono in programma assunzioni per mansioni di laboratorio: perché non sfruttare anche le nostre competenze? Molti di noi sono periti e ci sono, tra noi, molte valide maestranze: non si potrebbero sfruttare queste occasioni per poterci finalmente stabilizzare?”.

Donato Viggiano, direttore del centro, chiarisce alcuni punti della questione. “Può scriverlo a caratteri cubitali: non si perderà neppure un posto di lavoro”. E sulla riduzione spiega: “La scelta è dettata dal nuovo Piano Protezione Fisica del centro, che è indicato dal soggetto nucleare presente da noi (Sogin). Insomma, sono cambiate le regole e le modalità di controllo del centro. Non si dimentichi, del resto, che il servizio di vigilanza resta comunque altissimo. Credo – aggiunge - che il nostro sia tuttora l’appalto di vigilanza più grosso di tutta la regione. Pensi un po’, le spese per il servizio coprono addirittura un quinto (1/5) delle spese complessive di mantenimento del centro. Capisco le esigenze dei vigilanti – conclude - che comunque possono rimanere tranquilli rispetto all’ipotesi di licenziamento”.


Pino Suriano - www.ilquotidianodellabasilicata.it


8 commenti:

Anonimo ha detto...

Licenziati no? ma vivranno ancora degnamente con -300 Euro in busta paga? E chi li difenderà? Si muovessero i partiti politici locali (così si vede se sono seri!!) e i politi locali...

KoKKo

Anonimo ha detto...

nessuno deve essere garantito a priori. questo dovrebbe valere tanto per i privati tanto per i pubblici dipendenti.

Anonimo ha detto...

Anch'io penso che nessuno debba essere garantito a priori. Però credo che, per l'attribuzione di un posto pubblico, ci debbano essere garanzie diverse tra chi mantiene una familgi e offre un contributo allo stato e chi se la spassa. Molti di questi uomini sono padri di famiglia e vanno aiutati. Magari senza scavalcare altri, ma comunque vanno aiutati.

Anonimo ha detto...

che schifo l'amministrazione durante il consiglio comunale di ieri sera, non sanno + che pesci pigliare; presentano la formazione della municipalizzata e non spiegano il suo funzionamento perchè non ci capiscono niente neanche loro stessi; il sindaco ha fatto una figura da miserabili con la segretaria comunale...lasciamo stare

Anonimo ha detto...

una curiosità: chi fa parte della formazione della municipalizzata? qualcuno puo' dirmim i nomi e la loro preparazione? grazie.

Anonimo ha detto...

non lo sanno nemmeno gli amministratori...

Anonimo ha detto...

troppe chiacchere. e pochi fatti

Anonimo ha detto...

certo che nel vs anonimato continuate sempre di piu ad essere c......
primo non è stata fatta nessuna formazione visto che non siamo un squadra di calcio ...per spiegare quale tattica? ,
abbiamo ideato una struttura che dovrà gestire "migliorando" i servizi e la tutela del patrimonio comunale visto che per ottenere questi il comune si affida principalmente ai lavoratori ex lsu e ditte esterne con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti ,
comunque l'altra sera abbiamo dato delega al sindaco di andare dal notaio per la costituzione poi c'è tutto un iter per avviare la multiservizi che posso assicurarti non farà in tempo questa amministrazione quindi quando ritornerà alla guida di questo comune il tuo amico Francomano deciderà se farla o meno una ciosa e certa se continua vito agresti la multiservizi si farà anche al costo di qualche perdita iniziale

ps non è possibile sapera e capire tutto se tu ne capisci di piu prima esci allo scoperto e spenditi per questo paese

di pesci ne abbiamo presi parecchi e sono passati tutti per la griglia aaaaaa
un saluto
antonio pastore il biasimato