Il Partito Democratico, a Rotondella, esisteva da tempo. Già tutto plasmato in quell’unità salda, e quasi mai scossa, dell’alleanza pluriennale tra Diesse e Margherita. Mai uno screzio, mai una lotta di potere fuori le righe. Tutto il contrario di quello che accadeva nei comuni limitrofi (vedi Policoro), in provincia e in regione. Ed era prevedibile, perciò, che alla nascita del nuovo partito si giungesse nella pace più totale. Così è stato: 21 seggi per il coordinamento comunale, 21 candidati. Nessuna lotta personale, tutti d’accordo prima del voto. E così dovrebbe essere per la carica di segretario comunale, figura chiave per trattare le eventuali alleanze del partito alle prossime comunali. Eppure, nonostante il clima, qualche indicazione è arrivata dai voti di preferenza. La prima riguarda l’affermazione, sul piano dei consensi, dell’area cattolica dell’ex Margherita. Stravince, con 81 voti, l’ex sindaco e assessore provinciale Mario Cucari. Dietro di lui, tra i più votati, altri tre esponenti della stessa area: Carmelina Cirigliano (38 voti), Maria Suriano (34) e Donatella Negro (33). Bisogna aspettare la quinta piazza di Domenico Lacopo (25 voti), per trovare un esponente dei Ds tra i primi eletti. Il partito, insomma, nasce con una chiara pendenza verso il centro. Naturalmente tutto questo, nella logica unitaria del partito e nel clima di pace già descritto, potrebbe essere irrilevante. Ma non si sa mai. Questi gli altri eletti del coordinamento di circolo: Antonio Caprara, Bruno Gasperini, Antonio Laguardia, Nicola Laruina, Pasquale Magno, Antonio Persiani, Rodolfo Stigliano, Nicola Toscano, Giuliana Castronuovo, Teresa Dilorenzo, Carmela Dimatteo, Marianna Dimatteo, Graziella Divincenzo, Domenica Pitrelli, Concetta Ripoli e Rosanna Tito. Sfida più accesa per l’elezione dei membri dell’assemblea provinciale nel collegio di Rotondella, comprensivo dei comuni di Valsinni, San Giorgio Lucano e Colobraro. Anche in questo caso si impone una figura dell’ex Margherita, Maria Cuccarese, prima eletta con 218 voti. Buona affermazione anche per Enzo Francomano, già membro del direttivo provinciale Ds, secondo eletto con 192 voti. Siederanno con loro in assemblea provinciale, per il collegio di Rotondella, anche Gaetano Rimedio (180), Luciana Abbondanza (178), Maurizio Stigliano (175), Armanda Fabiola Arbia (171) e Domenico D’Elia (127). Non ce l’hanno fatta Teresa Miraglia (120), Antonio Palazzo (66) e Carmela Dimatteo (53).
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
2 commenti:
Ventata di novità a Rotondella.
Leggo con interesse e compiacimento l'articolo, apprezzo la prima parte del titolo dell'articolo "PD a Rotondella nasce nella pace", non voglio dare un colpo sul cuneo della divisione "ma nel segno della Margherita". Sicuramente c'è chi sferrerebbe colpi all'impazzata per fomentare la divisione.... . Invece voglio sottolineare la ventata di novità che va oltre la pace, oltre il dialogo tra chi ha deciso di condividere le stesse idee, mettendo da parte l'ostruzionasmo e sacrificando - a volte - anche le proprie origini - pur senza dimenticarle,
e finalmente il nuovo: c'è un nucleo abbastanza numeroso di Donne chiamate a partecipare alla vita politica, alle scelte future.
Questo è l'aspetto veramente importante, altro che pari opportunità sancite solo sulla carta.
Nino Conte
Ventata di novità a Rotondella.
Leggo con interesse e compiacimento l'articolo, apprezzo la prima parte del titolo dell'articolo "PD a Rotondella nasce nella pace", non voglio dare un colpo sul cuneo della divisione "ma nel segno della Margherita". Sicuramente c'è chi sferrerebbe colpi all'impazzata per fomentare la divisione.... . Invece voglio sottolineare la ventata di novità che va oltre la pace, oltre il dialogo tra chi ha deciso di condividere le stesse idee, mettendo da parte l'ostruzionasmo e sacrificando - a volte - anche le proprie origini - pur senza dimenticarle,
e finalmente il nuovo: c'è un nucleo abbastanza numeroso di Donne chiamate a partecipare alla vita politica, alle scelte future.
Questo è l'aspetto veramente importante, altro che pari opportunità sancite solo sulla carta.
Nino Conte
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