24 set 2007

"Pavarotti city? Tutto il mondo ride di noi"

Michele Laddomata critica l'iniziativa dell'assessore Dimatteo

“Tutto il mondo ride per la Pavarotti city di Gaetano Dimatteo”. E’ il giudizio di Michele Laddomata, leader del gruppo di opposizione “Insieme per Nova Siri”. Che l’idea dell’assessore alla Cultura (quindici strade dedicate a Pavarotti) facesse discutere, era a dir poco prevedibile. E la prima critica non si è fatta attendere, con Laddomata che annuncia voto contrario all’iniziativa.
Secondo lui la notizia, di cui si è parlato tanto anche sui media nazionali, non avrebbe offerto un buon servizio all’immagine del territorio. “Sul portale yahoo.it – spiega il consigliere in una nota - non è stata riportata come notizia di cronaca, di attualità o cultura, bensì tra le notizie curiose. Il che è tutto dire”. Insieme Per Nova Siri contesta con fermezza la “trovata scenografica”, concepita come iniziativa di richiamo turistico e per promuovere il territorio.
“Nova Siri, purtroppo, non è nuova a simili trovate. La morte di una persona - prosegue la nota - non può e non deve essere strumentale al raggiungimento della propria bizzarria, al solo fine di far parlare di sé e indirettamente di Nova Siri. Finiamola di mortificare tali personaggi con questi mezzi imbarazzanti e inopportuni. Piuttosto – prosegue il comunicato – servono impegno e concertazione con tutte le componenti della collettività, per risolvere i noti problemi sul fronte dei servizi, delle infrastrutture, del commercio e della comunicazione, anziché inveire contro coloro che gratuitamente cercano di capire, attraverso un’indagine conoscitiva, quali sono i malesseri della decadenza turistica del territorio”.
“Potremmo anche concordare – conclude il comunicato – per una sola strada dedicata a Pavarotti, ma ci scandalizziamo dei Fellini, dei Pasolini, dei Bellezza che continuano ad aleggiare e dell’annunciata cittadinanza onoraria a Rivelli. Noi, semmai, avremmo ricordato i Falcone, i Borsellino e i caduti di Nassirya, che sicuramente, in quanto eroi della patria, meritano più rispetto di tali personaggi”.

Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata

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