20 lug 2007

Rotondella: arrivano i miliardi

Finalmente i fondi per la compensazione ambientale
Il sindaco: "Li spenderemo per il centro storico e la promozione di prodotti"

ROTONDELLA – Il comune di Rotondella avrà ciò che gli spetta, ciò che ha atteso per anni. E’ prevista per settembre l’erogazione da parte dello stato di una autentica pioggia di quattrini per il centro jonico. Si tratta di una somma che si aggira tra i 5 e i 6 milioni di euro (la cifra esatta è ancora da definire), dovuta come compensazione ambientale per la presenza di scorie nucleari sul territorio. La stessa somma, inoltre, sarà trasferita alla Provincia di Matera.
Grosse cifre pioveranno anche sugli altri comuni nuclearizzati d’Italia (Trino Vercellese, Saluggia, Bosco Marengo, Caorso, Roma, Latina e Sessa Aurunca) ma con criteri di ripartizione differenti.
E proprio per la ripartizione dei fondi si erano generati quei ritardi che hanno fatto passare quasi quattro anni (tanti ne sono trascorsi dal famoso Decreto Scanzano del novembre 2003) prima che si concretizzasse ciò che per legge era stato promesso agli otto comuni.
Troppi e troppo complessi gli aspetti da valutare: grado di dismissione del sito, pericolosità dei rifiuti presenti, condizioni economiche dei territori, numero di abitanti, etc. Insomma, una valutazione non facile per il soggetto preposto, nella fattispecie l’Apat nazionale. Già nel 2006, infatti, i criteri indicati dal Ministero per l’Ambiente non erano risultati, secondo il Cipe, “coerenti con la normativa che regola la materia”. Potrebbe accadere lo stesso anche questa volta?
“Assolutamente no – chiarisce il sindaco di Rotondella Vito Agresti – questa volta è definitivo, al massimo per settembre dovremmo avere i fondi”. La notizia sarebbe stata resa nota ai primi cittadini dei comuni nuclearizzati durante un tavolo riunito a Roma il 17 luglio scorso. I responsabili del Ministero per l’Ambiente, e in particolare il dottor Bruno Agricola, avrebbero offerto ampie rassicurazioni in proposito. Insomma, ci siamo!
Ma se cinque o sei milioni di euro, per il comune di Roma o di Latina, sono ordinaria amministrazione, per Vito Agresti (che non è Veltroni) quei soldi contano davvero tanto. Tanto più perché aveva temuto di vederli arrivare soltanto dopo il termine del suo mandato. Una vera iattura, per chi era salito al municipio con la certezza di gestire la stagione più ricca del suo comune.
E allora, come saranno spesi questi soldi? Il sindaco (che di tempo per pensarci ne ha avuto!) ha già le idee chiare sull’argomento, e punta il dito su due direzioni: riqualificazione del centro storico e promozione dei prodotti tipici del territorio, in particolare quelli agricoli.
Rotondella, perciò, nell’arco di poco tempo dovrebbe trasformarsi in un paese-cantiere, con intensi interventi pubblici sugli edifici del centro e la viabilità; e contributi alle famiglie che vogliano ristrutturare nel centro storico. E poi, in prospettiva, con l’albicocca sventolata sempre più in alto e magari un marchio per altri prodotti di qualità. Questo farà Rotondella.
Anche la Provincia di Matera ha fatto conoscere i suoi indirizzi di spesa. Bisognerà vedere, a questo punto, in che termini i comuni di Policoro e Nova Siri (i più vicini e perciò i più penalizzati dal centro) accetteranno un programma di spesa che non sembra prevedere un particolare “occhio di riguardo” nei loro confronti.

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