21 lug 2007

Giovani arrestati in India: finalmente la prima udienza


Il 24 luglio Angelo e Simone potrebbero conoscere il loro futuro

ROTONDELLA – “Finalmente ci siamo: il 24 c’è la prima udienza”. E’ il sospiro di sollievo di Giovanni Falcone, padre del 26enne Angelo, arrestato in India con l’amico Simone Nobili per possesso di stupefacenti.
I due, rinchiusi da marzo nella casa protetta di Mandi, attendevano da mesi che le autorità indiane concludessero le indagini
e formalizzassero un atto di accusa davanti al giudice. E’ quello che dovrebbe accadere martedì prossimo, in quell’aula di tribunale dove accusa e difesa non si erano mai incontrate per dibattere.
La notizia, divulgata da Giovanni Falcone attraverso il suo blog, è stata comunicata telefonicamente dall’ambasciata italiana in India. Una telefonata quasi liberatoria per il padre di Angelo: “Finalmente sapremo cosa ha scoperto la polizia di Mandi – ha affermato con ironia - di quali oscure trame si sarebbero macchiati i ragazzi”.
E di certo la notizia è molto positiva, perché in questo modo si abbreviano di quasi cinquanta giorni i tempi concessi agli inquirenti per formalizzare l’accusa (sei mesi per la legge indiana). “Pensavo di dover attendere il 10 settembre – ha detto Giovanni Falcone – e invece c’è stato questo utile anticipo. Ora non resta che incrociare le dita e pregare per loro”.
E’ probabile, dunque, che martedì si possa comprendere gran parte di quello che sarà il futuro processuale dei due giovani. In base ai capi di accusa, infatti, il giudice potrebbe disporre diverse provvedimenti, tra cui non è da escludere un possibile rilascio su corrisposta cauzione, pur con obbligo di permanere in terra indiana. Successivamente, quindi, dovrebbe prendere avvio la fase dibattimentale.
Intanto Giovanni Falcone non mette freni alla sua campagna di sensibilizzazione sul caso. Proprio ieri mattina l’ex carabiniere è salito sul palco a Matera durante il Congresso di An, riproponendo la vicenda alle autorità politiche presenti, che si sono impegnate a seguirla con tutti i mezzi possibili.

Pino Suriano

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