31 lug 2011
ROTONDELLA - Ancora tutto fermo al campo sportivo
SCANZANO - Jerry Calà girerà a Scanzano il suo prossimo film. Da lunedì i casting
NOVA SIRI - Istituzioni più vicine ai detenuti. Lo sportello Uepe di Nova Siri apre ai comuni del Basso Sinni
30 lug 2011
NOVA SIRI - Fa un esposto sugli spazi pubblici occupati dai commercianti e gli arriva una denuncia
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Mimmo Bianco |
ROTONDELLA . All'Enea un Master per consulente energetico
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Un momento del corso |
NOVA SIRI - Animazione al Lido la Girandola
L'animazione di domenica è stata curata dai volontari della cooperativa sociale Aerrem, impegnata nell'ambito del sostegno alla disabilità. Nell'ottica di una filosofia dell'inclusione, il gruppo gestisce una frequentatissima casa-vacanze a Nova Siri Scalo, e nei prossimi mesi potrebbe essere il soggetto attuatore di un lido realizzato secondo i principi dell'Universal Design, che lo renderà accessibile a tutti, non escluse le persone con disabilità. Il lido dovrebbe sorgere sul territorio di Rocca Imperiale, proprio ai confini con la spiaggia di Nova Siri.
28 lug 2011
Dimatteo, consigliere del Pd: "A Nova Siri si trascura la cultura"
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Nino Dimatteo, consigliere comunale del Pd |
Ma ciò che ha dato più sconforto a Giovanni Dimatteo, consigliere comunale di minoranza del Pd (con delega “interna” alla Cultura, al Turismo e all'Istruzione) è stata la risposta datagli in consiglio dal sindaco, Pino Santarcangelo, che ha sottolineato come quella somma fosse "già tanto per un piccolo comune come Nova Siri”, in rapporto ai limiti di spesa con cui gli enti locali sono costretti a fare i conti negli ultimi anni. “Parlare di Nova Siri come di un piccolo comune – incalza Dimatteo - con quel tono dimesso e quasi arrendevole usato al sindaco, significa ammettere che non si ha intenzione di scommettere davvero sul potenziale sviluppo del territorio”.
Infine una questione di metodo. "In tutto questo – conclude il consigliere – si rileva la totale assenza di coinvolgimento della minoranza. Avrei sinceramente gradito una richiesta di collaborazione nella fase di programmazione, ma nessuno ha pensato di coinvolgermi come membro della minoranza con delega alla cultura e al turismo. Mi dispiace, poi, dover constatare simili risultati, anche perché l'indirizzo del Pd e del nostro capogruppo, Pasquale Favale, è stato sempre quello di concepire l'opposizione in ottica costruttiva e collaborativa. Questo buon auspicio, però, diventa impraticabile, se dall'altra parte non c'è volontà di collaborazione".
26 lug 2011
Il pellegrinaggio Policoro - Anglona alla 16esima edizione
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Foto di Daniela Gentile |
Il pellegrinaggio di quest'anno si è tenuto tra la tarda nottata e la prima mattinata di sabato 23 luglio. Il programma è stato quello di tutti gli anni: partenza alle quattro di mattina e cammino di circa quattro ore. Alla fine la gente arriva stanca, ma contenta. Durante il percorso ci si aiuta cantando: canti liturgici, ma soprattutto canti mariani, da Santa Maria del Cammino al bellissimo canto dialettale dedicato alla Vergine di Anglona. Si scherza e si ride. Si gode, viene da dire, nel senso più pieno del termine. Don Salvatore, con il simpatico intercalare "Relax tre minuti", interrompe i momenti di preghiera, molto ben curati con letture e canti che vanno al cuore del gesto e ne esprimono il significato. C'è anche chi ha scelto di camminare senza scarpe, per un'offerta più piena del proprio cammino. E c'è la bellezza dei luoghi, in un percorso illuminato dall'alba tra i campi verdi dell'Agri e del Sinni. Ma c'è anche la bellezza della gente, che accoglie i pellegrini con gioia e partecipazione, come la famiglia Tucci, che a pochi chilometri dal santuario offre a tutti biscotti, focacce, acqua e caffè.
Mezz’ora dopo il ristoro si arriva ai piedi del colle. La gente è contenta, contenta di avercela fatta e di aver portato un'intenzione alla Madonna. A chi scrive restano un rammarico e una certezza: il rammarico di aver scoperto solo adesso la bellissima iniziativa, la certezza che diventerà, a Dio piacendo, un appuntamento fisso per i prossimi anni. Da diffondere, come meritano tutte le cose belle.
Incendio sulla 106 di fronte all'Enea. Il Centro Ricerche non è coinvolto
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25 lug 2011
Valsinni. Matteo Pinca è Campione del Mondo di Canottaggio Under 23
Pino Suriano
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NOVA SIRI - Il durissimo esposto di un commerciante. E adesso che succede?
NOVA SIRI . Anas. Gli espropriati per la 106 sul piede di guerra
24 lug 2011
Le bellezze di Nova Siri sui teleschermi Rai.
A rappresentare Nova Siri, dalla piazza di Norcia (sede che ha ospitato l'evento televisivo all'aperto) si vedrà in azione una coppia di giovani coniugi, Nicola Ranù e Giulia Guida, che hanno partecipato a un gioco-quiz. Non è andata per niente male, come potranno scoprire i telespettatori nella differita di domenica pomeriggio.
La trasmissione "Due passi in Italia" si struttura come un tour itinerante che, attraverso otto appuntamenti, disegna un percorso suggestivo tra i comuni italiani. Ogni appuntamento è ambientato in una piazza di particolare valenza turistica, e in ogni occasione è prevista la partecipazione delle istituzioni locali, di associazioni e consorzi turistici, di ristoratori della zona e soprattutto delle persone del posto. In tutte le tappe sono presentate le eccellenze turistiche, culturali, paesaggistiche ed enogastronomiche che i principali comuni italiani sono in grado di offrire. E' un'iniziativa realizzata in collaborazione con il Ministro del Turismo, Michela Brambilla.
"E' un importante obiettivo di promozione del territorio – ha commentato Giuseppe Mitidieri, Assessore Comunale al Turismo – se si vuole concepire uno sviluppo turistico importante si devono ricercare vetrine nazionali di un certo livello".
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22 lug 2011
ROTONDELLA - Riattivato lo sportello turistico
ROTONDELLA - Dalla ricerca Enea un brevetto europeo
21 lug 2011
Incendio. Dieci ettari di rimboschimento distrutti a Rotondella
NOVA SIRI - La Basilicata dice no, il progetto per disabili si fa in Calabria
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Salvatore Scarpato |
NOVA SIRI - Approvato il progetto per lo svincolo
ROTONDELLA - Lacopo: "Non mi dimetto per la vicenda del campo"

L'ex assessore allo Sport chiarisce: "Nessuna frizione con il sindaco e la giunta"
ROTONDELLA – “Le mie dimissioni non hanno nulla a che fare con la vicenda del campo sportivo”. Domenico Lacopo, ex assessore comunale allo Sport e alle Politiche Sociali, ci tiene a un chiarimento. Si era dimesso il 15 luglio scorso “per motivazioni di carattere personale”, come aveva scritto nella lettera di dimissioni, con riferimento alla sua nuova attività lavorativa lontano da Rotondella. Aveva destato qualche perplessità, però, il fatto che la lettera, già pronta da tempo, fosse arrivata in municipio proprio all’indomani della decisione dell’Adp Rotondella di non iscrivere la squadra al Campionato di Promozione, qualora non fosse stato reso agibile il campo sportivo di Rione Mortella. Si era pensato, perciò, alla volontà di dare un segnale forte all’amministrazione per la soluzione del problema.
L’assessore ha voluto spiegare che le due vicende non sarebbero collegate. “Non essendo attaccato alle poltrone e siccome non vivo di politica, ho deciso di dimettermi per far sì che in futuro le mie deleghe vengano assegnate a qualcuno che abbia maggior tempo disponibile da dedicare all’Amministrazione. Le problematiche relative al campo sportivo e alle diatribe tra l’Amministrazione Comunale e l’Adp Rotondella, nel cui organico sono presenti alcuni miei amici e parte dei miei elettori del giugno 2009,non sono state assolutamente le cause scatenanti. Naturalmente, spero vivamente che questo problema del campo sportivo venga risolto in tempi brevi per permettere a tutte le società, rotondellesi e non, di usufruirne a pieno regime. Sono certo che avverrà presto, avendo fiducia totale nella mia Amministrazione”.
Lacopo sottolinea con forza il possessivo. Sente suo il gruppo di centrosinistra, che continuerà ad appoggiare in Consiglio. Nessuna frizione, dunque. “Sono onorato di aver fatto parte per due anni della Giunta guidata da Enzo Francomano,che stimo come persona, come uomo politico e soprattutto come amico. Rimarrò sempre al suo fianco in questa esperienza amministrativa”.
Sul Quotidiano, nei giorni scorsi, si era fatto cenno alle difficoltà incontrate nel suo assessorato, in un momento in cui le strutture sportive hanno raggiunto minimi storici, nonostante il positivo sviluppo di tante realtà associative. Si era parlato del suo assessorato “scomodo”, fatto di poca visibilità ma molti problemi.
“Non credo proprio – spiega - di aver avuto poca visibilità rispetto agli altri componenti della Giunta. Non per caso, tra le mie deleghe, vi era quella alle Politiche Sociali, sicuramente una delega importante per una piccola comunità come la nostra. E comunque, a dirla tutta, io non sono alla ricerca di visibilità. Anzi, il mio carattere mi porta spesso a nascondermi lavorando in silenzio, senza per forza di cose voler apparire in prima fila sul carro dei vincitori”. Il rischio, però, è che qualche possa si possa apparire su quello degli sconfitti: Lacopo, forse non per sua responsabilità e con una buona dose di sfortuna, si è trovato a lasciare con situazioni di disagio(il riferimento è alle strutture sportive) di cui si sono visti i problemi, ma non, per adesso, le soluzioni.
Pino Suriano- pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 20 luglio 2011
19 lug 2011
Guido Vicino, il sindaco cattolico ferito da Gesù
POLICORO – E’ certamente casuale, ma non privo di significato, che il convegno commemorativo in onore dell’ex sindaco di Policoro, Guido Vicino, scomparso esattamente un anno fa, sia giunto all’indomani dell’accorato appello di Emilio Colombo a un rinnovato impegno dei cattolici in politica. Dall’ex Presidente del Consiglio è arrivato il prospetto ideale di un nuovo possibile impegno, da Policor
o, quasi fosse una risposta, è arrivato il ritratto vivo e concreto, per nulla idealizzato, di un uomo serio con l’esperienza cristiana e con i suoi conseguenti valori sociali e civili.Ma nella vita di Guido Vicino, se è possibile dirlo, c’è stato anche qualcosa di più. Perché era già un politico cattolico, serio e onesto, quando rincontrò Gesù attraverso il carisma del Rinnovamento nello Spirito Santo. Fu allora che la convinzione della fede divenne passione, che quella stima e quella devozione divennero amore.
A quel tempo i politici non erano ben visti in certi contesti. Donato Scianameo, ex coordinatore del Rns Basilicata, lo ha ricordato con piglio vivace e profondo: “Per molti il Rinnovamento era solo preghiera e i politici erano guardati con sospetto, perché si pensava che entrassero per chissà quale strumentalizzazione elettorale. Guido subì, all’inizio, questo pregiudizio”. Non fu difficile capire, però, che la religiosità di quell’uomo era autentica e che, proprio per questa ragione, tutto il suo patrimonio di esperienza politica non andava buttato ma rilanciato, o, per dire una parola cara al suo carisma, “rinnovato” dalla preghiera.
E l’esperienza politica, a Guido Vicino, certamente non mancava. Policoro era la “sua” Policoro, ne parlava con un affetto quasi paterno, come ha ricordato la figlia Alessandra. Per lui, del resto, parlano i fatti. Quelli che, con la commozione dell’amico vero, ha elencato Cosimo Delli Veneri: “Guido ha animato ben dodici cooperative edilizie. Se il secondo piano di zona è quello che è, molto si deve a lui”. Vicino, da sindaco e responsabile delle Acli, compì anche azioni per la disabilità, istituì le prime associazioni sportive della città, una Consulta Sociale per combattere il nascente fenomeno della droga e molto altro ancora.
La passione sociale in senso ampio, però, in lui divenne anche passione concreta alla vita degli uomini, del singolo uomo. C’è un fatto che parla più di tanti possibili aggettivi. All’inizio degli anni ’90 sulle rive dello Jonio sbarcarono i primi albanesi. Furono accampati nei camping della costa, dove talvolta commisero furti e altre scorrerie. Da molti erano guardati con sospetto. Per qualcuno, però, andò diversamente. Il 17enne Saimir, imbarcatosi dall’Albania dopo aver detto ai familiari che si stava recando a scuola, in Italia non trovò solo sospetto e pregiudizio, ma anche accoglienza: fu ospitato per quattro anni nella casa di Guido, che si commosse per la vicenda umana, e dalla sua famiglia fu introdotto alla fede cristiana, tanto da voler chiedere e ricevere il battesimo e i sacramenti.
E’ un piccolo-grande esempio di come dalla fede sia sgorgato il coraggio dell’azione. Le testimonianze sulla sua vita, giunte alla fine del convegno, hanno caricato di significato e di un’immagine concreta i richiami giunti dai precedenti relatori. Più chiare sono divenute le parole di monsignor Agostino Superbo, che aveva ricordato, in proposito, una bellissima frase di un documento dei vescovi del 1981. “Se non abbiamo fatto abbastanza per il mondo, non è perché siamo cristiani, ma perché non lo siamo abbastanza”. E cariche di significato, dopo i racconti della sua vita, sono risuonate anche le parole del senatore Giampaolo D’Andrea, che aveva sottolineato “l’inscindibilità, per l’uomo politico, di efficienza amministrativa e moralità”. Si è compreso bene, infine, anche il senso profondo della scelta del Rns di Basilicata di intitolare a Guido una Scuola di Formazione alla Socialità e alla Cittadinanza, che dall’autunno prossimo il movimento animerà, aprendola a chiunque voglia prendervi parte, come hanno annunciato Rosario Solazzo e Lindo Monaco, rispettivamente attuale ed ex coordinatore del Rns di Basilicata. Si partirà proprio da lì, da quel coraggio dell’azione che solo una fede autentica può generare, per arrivare ai valori umani che ne discendono. Torna alla mente una bellissima frase dello scrittore portoghese Fernando Pessoa. Nel suo poema Messaggio, del 1934, ha scritto: “Pieno di Dio, non temo ciò che verrà / perché qualunque cosa avvenga, non sarà mai / più grande della mia anima”.
Pino Suriano pubblicato su Il Quotidiano della Basilicata del 19.07.2011
18esimo di don Tommaso Latronico

Nel 18° anniversario della morte di Don Tommaso Latronico sabato 23 luglio 2011 alle 19,30 sarà celebrata la S. Messa nella Chiesa Madre di Nova Siri paese. Lo ha reso noto il senatore Cosimo Latronico.
"Perché mi sono dimesso". Parla l'assessore Lacopo
Il sindaco di Nova Siri tuona contro le Poste
Approvato il progetto per la variante ss 106 di Nova Siri
18 lug 2011
Guido Vicino. Il sindaco cattolico
Domani 19 giugno, nelle pagine del Quotidiano, l'articolo sul convegno commemorativo in onore di Guido Vicini, ex sindaco di Policoro per due mandati.
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16 lug 2011
ROTONDELLA - Si dimette l'assessore Domenico Lacopo

Una notizia attesa. Era nell’aria da tempo la volontà di Domenico Lacopo, Assessore allo Sport e alle Politiche Sociali, di riconsegnare le deleghe nelle mani del sindaco, Vincenzo Francomano. La decisione, già maturata nei mesi scorsi, è stata formalizzata venerdì mattina con una lettera in cui si fa riferimento a “motivazioni di carattere personale”, legate all’attività lavorativa dell’ormai ex assessore.
“Lavorando fuori da Rotondella – ha scritto Lacopo - non dispongo più del tempo necessario a ricoprire in maniera adeguata il ruolo assegnatomi nel giugno 2009. Credo sia meglio che il mio posto venga preso da chi può dedicare maggior tempo ad un ruolo amministrativo che richiede impegno costante”.
Un quadro limpido, e, almeno in apparenza, non conflittuale. La scelta del momento, però, lascia pensare. Si dice che la sua lettera di dimissioni fosse già pronta da tempo, ma nella stanza del sindaco è arrivata in un momento particolare, proprio all’indomani di una dura presa di posizione dell’Associazione Polisportiva di Rotondella, che comunicava, in segno di protesta, la volontà di non iscrivere la squadra locale al Campionato di Promozione prima dello sblocco del campo sportivo, ancora impraticabile per le partite ufficiali dopo uno smottamento del terreno avvenuto appena dopo (è questo il paradosso) la fine dei lavori di riassestamento. Già in passato, del resto, erano trapelati segnali di frizione tra l’amministrazione comunale e l’associazione Polisportiva, che, a quanto pare, aveva dato un massiccio sostegno elettorale allo stesso Lacopo.
Ancora non è chiaro se le due cose siano legate. Di sicuro, però, la grottesca del campo vicenda ha caratterizzato pesantemente l’immagine del suo mandato da assessore. Lacopo ha dovuto gestire il peso di un assessorato piuttosto “scomodo”: tante situazioni complicate in cambio di poca visibilità e, forse, poste in bilancio non proprio larghe. Una maggiore visibilità, nell’arco del mandato, hanno certamente avuto gli altri due giovani assessori del Pd, Maria Cuccarese e Vincenzo Montesano (in quota Margherita, a differenza di Lacopo, che invece proviene dalle fila dei Ds, di cui è stato segretario cittadino).
Lacopo lascia le deleghe con il campo sportivo non sbloccato e le altre strutture sportive ancora ferme. Se ne va con la principale associazione sportiva in protesta nei confronti dell’amministrazione comunale. Non proprio tra gli applausi, insomma. Lascia, comunque, con la sua riconosciuta umiltà e senza creare clamore, garantendo “il pieno sostegno al progetto amministrativo della coalizione di centrosinistra”. Il sindaco, Vincenzo Francomano, ha fatto sapere di avere apprezzato “il senso di responsabilità dimostrato dal consigliere Lacopo” e, per ora, ha avocato a sé le deleghe assessorili. E’ una scelta momentanea? Di certo, tra i consiglieri senza deleghe, non manca chi potrebbe gradire. Due nomi su tutti: il Presidente del Consiglio Comunale Salvatore Fortunato e il consigliere indipendente Roberto Giannantonio, secondo della lista per numero di preferenze, ma rimasto senza deleghe.
Pino Suriano
Pubblicato sul Quotidiano della Basilicata
NOVA SIRI - LA MAGGIORANZA HA ANCORA I NUMERI
Solo il tempo, però, potrà dire quanto sia solido e durevole il dato emerso. Era lecito attendersi cifre più risicate (se non proprio a rischio) dopo la sequenza di segnali ostili, arrivati a grappoli nelle ultime settimane sulla scrivania del sindaco, Pino Santarcangelo.
A parte la nota querelle con l'ex vice sindaco Michele Laddomata (doppia revoca del sindaco dopo il primo reintegro del Tar e in attesa di Sentenza sul nuovo ricorso, forse in arrivo a dicembre), il primo cittadino arrivava da un mese non proprio sereno: revoca delle deleghe al consigliere Giuseppe D'Armento; abbandono della delega alla Manutenzione da parte di Antonio Toscani (con tanto di lettera piccata sul mancato ascolto delle sue istanze); abbandono della delega al Personale di Giuseppe Settembrino; e voci di presunti mal di pancia (comunque sempre gestiti con riserbo e moderazione) di Dino Padula.
Eppure, alla conta dei voti, è 11-5, con un astenuto. I malumori, almeno per ora, non diventano rotture. Michele Laddomata vota con la maggioranza, e sul bilancio ci tiene a fare una dichiarazione di voto: "Tutti i pagamenti dell'ente - spiega - vanno onorati, per questo dico sì al bilancio. Assumo le mie responsabilità perché, nonostante la personale vicenda con il sindaco, mi sento a tutti gli effetti un consigliere di maggioranza". Come lui votano a favore anche Toscani e Padula. E, naturalmente, anche l'assessore ai Lavori Pubblici, Francesco Tarsia, che presenta la relazione sul Piano Annuale.
Diversa la scelta di Giuseppe D'Armento, che preferisce astenersi. Non gli piace troppo il Piano Annuale dei Lavori: "Senza reali coperture di cassa e troppo futuristico". Non lo fa impazzire neppure il Bilancio, di cui contesta "la scelta di prevedere l'assunzione di due posti part-time e non uno a orario intero, per aggirare la mobilità nel settore della Polizia Municipale". Non ci sta il sindaco, che obietta: "Siamo nel rispetto della legge e comunque anche per i part-time stiamo prevedendo la mobilità". "La legge lo consente ma non è etico - ribatte ancora l'ex consigliere delegato - perché nessuno si trasferirà per un part-time e avremo di fatto scoraggiato la mobilità". Eppure, al momento del voto, lo stesso D'Armento chiarisce: "Questi sono limiti gravi, ma non me la sento di dare voto contrario a un bilancio che ritengo comunque moderato. Capisco le difficoltà di chi amministra e riconosco il serio lavoro dell'assessore al ramo (ndr. Settembrino)".
Più critico il Pd: Nino Dimatteo contesta "la pochezza del cartellone estivo", per Massimo Varasano, invece, "le poste contabili non hanno nulla a che fare con il trend storico. E' un bilancio che non si regge - spiega - le cifre previste per la riscossione dell'evasione sulle imposte locali sono assolutamente sproporzionate rispetto a quanto potremo realisticamente percepire. I dati degli anni scorsi parlano chiaro". C'è poi un'importante segnalazione sulla spesa corrente, "che bisognerebbe cominciare a ridurre in previsione dei futuri aggravi fiscali per gli enti locali". Il sindaco fa appello al buonsenso e alle difficoltà dei bilanci ridotti, invita a guardare le analogie con le soluzioni proposte da altri comuni del metapontino. Simili appelli arrivano da Vincenzo Pavese, assessore all'Urbanistica. L'assessore al Bilancio, Pino Settembrino, chiede invece di considerare i vincoli di legge, i tagli subiti dagli enti sovracomunali e, comunque, il mancato aumento di imposte locali per i cittadini. Le spiegazioni che non soddisfano la minoranza, come spiega il capogruppo Pd Pasquale Favale, che annuncia voto contrario. Poi, dopo lunghe discussioni e qualche inutile scaramuccia (i cui protagonisti si scusano presto) si arriva al voto, con l'esito già descritto. La maggioranza non sarà in piena salute (lo ammette implicitamente lo stesso sindaco: "non sono mai andato in giro a dire che va tutto bene" ), e non mostra certo quella compattezza che, probabilmente, non ha mai avuto dal primo giorno di insediamento. Ma anche i voti contrari, per ora, rimangono cinque: esattamente gli stessi del primo consiglio di due anni fa.
Se esistessero solo i numeri, davvero si potrebbe dire che poco o nulla è cambiato. Di fatto non è così. Vedremo se e quanto potrà durare questa apparente "quiete dopo la tempesta".
12 lug 2011
NOVA SIRI - "Così ci rovinano l'immagine!
NOVA SIRI - Carlo Lermani è proprietario e gestore di un bar in pieno centro a Nova Siri Scalo. Nei giorni scorsi ha ricevuto le telefonate di due clienti della provincia di Potenza, storici frequentatori estivi del centro jonico. "Ma che succede a Nova Siri? Abbiamo letto sulla stampa di degrado e sporcizia, il paese viene dipinto come una discarica a cielo aperto. Non dobbiamo mica cambiare meta quest’anno?".
Lermani (per tutti è “Carlone”) ha incassato il colpo e ha portato la rabbia che aveva in corpo a un incontro con i commercianti locali per l'organizzazione della Notte Bianca. Ha comunicato ai colleghi il proprio stato d’animo e ha scoperto che quella stessa rabbia era condivisa da molti altri.
Non è andata giù, a lui e ad altri operatori commerciali, la campagna mediatica che l’opposizione comunale del Pd (in particolare il capogruppo, Pasquale Favale) ha messo in piedi nei giorni scorsi sul presunto stato di degrado ambientale del centro, con tanto di dossier fotografico. Ne è nato un piccolo comitato spontaneo (di cui Lermani è stato informalmente nominato portavoce) con l’intento di riabilitare l’immagine del territorio. Gli hanno chiesto di rendere pubblico un messaggio forte e chiaro: Nova Siri non è un centro sporco, come si vorrebbe farlo apparire.
“Girare un territorio di ampia superficie, come ha fatto il Pd, e trovare punti critici non è difficile. Si potrebbe farlo ovunque: a casa di ciascuno di noi, se si volesse, si potrebbe trovare la cosiddetta ragnatela sul soffitto, ma dipingere il paese come una discarica a cielo aperto pare eccessivo, oltre che dannoso”.
A muovere i commercianti, infatti, è una ragione molto semplice: “Una cattiva campagna sul territorio – spiega - ci danneggia economicamente”. C’è, insomma, il timore che calcare la mano sul presunto degrado ambientale abbia come prima conseguenza proprio la fuga dei turisti.
“Intendiamoci – chiarisce Lermani – sappiamo bene che alcuni dei problemi segnalati sono reali, ma questa ostinata ricerca della visibilità mediatica, anche a spese del territorio, a mio parere non giova a nessuno, neppure all'opposizione stessa. La sede appropriata per chi vuole fare opposizione costruttiva è il Consiglio Comunale, ma andare sui giornali in questo periodo, con cadenza puntuale e ostinata, pare del tutto inutile. Una minoranza consiliare che avesse a cuore il territorio avrebbe potuto fare lo stesso dossier fotografico e mostrarlo in consiglio comunale, avrebbe anche potuto interpellare i commercianti per fare delle pressioni al fine di risolvere i problemi e avrebbe certamente ottenuto il nostro supporto costruttivo, ma, per il bene del paese, avrebbe dovuto evitare di enfatizzare i problemi, come invece sta facendo. I panni sporchi si lavano in famiglia, almeno se si tiene alla famiglia più che alla propria immagine”.
Il risentimento di Lermani cresce quando pensa agli sforzi che la categoria commerciale sta compiendo. “Ci stiamo impegnando per organizzare due giorni di Notte Bianca anziché uno come l’anno scorso, stiamo abbassando notevolmente i prezzi e molti di noi hanno reso i locali più accoglienti con moderne ristrutturazioni. Nova Siri era e rimane una meta attraente. Se la politica non riesce a darci supporto, che almeno non diventi ostacolo”.
Gli si obietta che però, di fatto, non è tutto rose e fiori. Lui annuisce e parla con chiarezza. “Certamente sono numerose le criticità che emergono a più livelli, anche imputabili a chi amministra, come le tante buche sulle strade e un cartellone estivo che non è proprio il massimo, ma ripeto, le cose vanno segnalate, non enfatizzate o, peggio, strumentalizzate”.
Il caso, talvolta, è beffardo. Mentre conversiamo si avvicina al tavolo un gruppo di turisti romani. Stanno andando via dopo qualche giorno di permanenza e ringraziano per il servizio. "Grazie di tutto, siamo stati bene. Nova Siri è un paese accogliente e pulito". Pulito? A loro è sembrato di sì. Carlone sorride e sospira: “Si vede che non hanno letto i giornali”.
Pino Suriano - pubblicato sul Quotidiano della Basilicata del 12 luglio 2011