ROTONDELLA - Rotondella non ha aspettato molto per sposare la “novità” dell'energia solare. Già prima del 2003, quando ancora amministrava Mario Cucari, investì nel settore una somma rilevante. Tanti pannelli furono installati sui lampioni in varie zone del territorio: all'incrocio del rione Mortella, presso le case popolari di viale Europa, presso i campi sportivi in zona Genovese, etc. L'investimento sembrò convincente. Il comune avrebbe illuminato zone importanti senza spese energetiche aggiuntive. Non molto tempo dopo, però, qualche residente di quelle zone cominciò a lamentarsi. I lampioni, dotati di meccanismi non troppo estetici, funzionavano a intermittenza nell'arco della giornata o, addirittura, non si attivavano proprio. Insomma, il risparmio c'era, ma di fatto mancava il servizio. Come mai? Sulle cause non c'è sempre stata chiarezza. Si è parlato di disfunzioni legate allo specifico impianto, o di problemi legati alla stessa tecnologia, che in assenza di giornate di sole non avrebbe garantito un pieno funzionamento. Oggi sembra chiaro, invece, che i problemi sono legati alla mancanza di manutenzione. Una manutenzione che, secondo l'amministrazione comunale, spetterebbe alla ditta che ha costruito l'impianto, la quale, al contrario, asserisce che tale onere spetterebbe all'amministrazione stessa. Il contraddittorio, di fatto, sta continuando a bloccare il servizio. «Ho saputo che il problema non esiste solo a Rotondella - ha esordito il sindaco Vito Agresti - noi, comunque, abbiamo in mano una polizza e già abbiamo avviato una fitta corrispondenza con la ditta in questione, senza però trovare una soluzione. La pratica è già nelle mani dei nostri legali, che stanno valutando quale via percorrere». Insomma, la questione non sembra facile da sbloccarsi. A chi toccherà questa manutenzione? E, intanto, le strade continueranno a rimanere buie? Ci auguriamo di no! Almeno per qualche zona, peraltro, l'amministrazione sta già provvedendo a una diversa soluzione. Per l'incrocio di rione Mortella, per esempio, dovrebbe essere realizzata una nuova illuminazione, che permetterà di accrescere la visibilità di un tratto stradale piuttosto pericoloso. L'intervento è solo uno dei tanti progettati questo rione, che dovrebbe essere abbellito anche da una piazzetta con piantine e giochi per bambini. Speriamo presto.
23 giu 2008
Energia solare: i pannelli non funzionano
ROTONDELLA - Rotondella non ha aspettato molto per sposare la “novità” dell'energia solare. Già prima del 2003, quando ancora amministrava Mario Cucari, investì nel settore una somma rilevante. Tanti pannelli furono installati sui lampioni in varie zone del territorio: all'incrocio del rione Mortella, presso le case popolari di viale Europa, presso i campi sportivi in zona Genovese, etc. L'investimento sembrò convincente. Il comune avrebbe illuminato zone importanti senza spese energetiche aggiuntive. Non molto tempo dopo, però, qualche residente di quelle zone cominciò a lamentarsi. I lampioni, dotati di meccanismi non troppo estetici, funzionavano a intermittenza nell'arco della giornata o, addirittura, non si attivavano proprio. Insomma, il risparmio c'era, ma di fatto mancava il servizio. Come mai? Sulle cause non c'è sempre stata chiarezza. Si è parlato di disfunzioni legate allo specifico impianto, o di problemi legati alla stessa tecnologia, che in assenza di giornate di sole non avrebbe garantito un pieno funzionamento. Oggi sembra chiaro, invece, che i problemi sono legati alla mancanza di manutenzione. Una manutenzione che, secondo l'amministrazione comunale, spetterebbe alla ditta che ha costruito l'impianto, la quale, al contrario, asserisce che tale onere spetterebbe all'amministrazione stessa. Il contraddittorio, di fatto, sta continuando a bloccare il servizio. «Ho saputo che il problema non esiste solo a Rotondella - ha esordito il sindaco Vito Agresti - noi, comunque, abbiamo in mano una polizza e già abbiamo avviato una fitta corrispondenza con la ditta in questione, senza però trovare una soluzione. La pratica è già nelle mani dei nostri legali, che stanno valutando quale via percorrere». Insomma, la questione non sembra facile da sbloccarsi. A chi toccherà questa manutenzione? E, intanto, le strade continueranno a rimanere buie? Ci auguriamo di no! Almeno per qualche zona, peraltro, l'amministrazione sta già provvedendo a una diversa soluzione. Per l'incrocio di rione Mortella, per esempio, dovrebbe essere realizzata una nuova illuminazione, che permetterà di accrescere la visibilità di un tratto stradale piuttosto pericoloso. L'intervento è solo uno dei tanti progettati questo rione, che dovrebbe essere abbellito anche da una piazzetta con piantine e giochi per bambini. Speriamo presto.
18 giu 2008
Arte in Rivolta: evento ancora rimandato
Rotondella e Nova Siri: due incendi in contemporanea nelle campagne
La strana coincidenza ha subito creato problemi. Per le operazioni di spegnimento, infatti, è stato necessario l’intervento di due diversi distaccamenti dei vigili del fuoco. Quelli di Policoro sono giunti a Mortella, dove l’allarme è stato dato intorno alle 13. Quelli di Montalbano, invece, sono intervenuti a Nova Siri, tra le 15 e le 16.
Prima di loro, a tamponare la situazione, erano giunti già due canadair e un elicottero della Protezione Civile. A Nova Siri, a quanto pare, non si sarebbero registrati danni. Bilancio diverso a Rotondella, dove una masseria avrebbe subito danneggiamenti a strutture in legno utilizzate per il ricovero degli animali. “Nell’incendio – ha spiegato Giovanni Bottarini, caposquadra del distaccamento di Policoro – sono andati in fumo circa trenta alberi di ulivo e dieci ettari di sterpaglie”. La strana coincidenza offre spazio all’ipotesi del dolo. Non è certo frequente che due incendi separati prendano corso in luoghi così vicini (4 km circa) e quasi nello stesso momento. Nelle stesse zone, inoltre, si erano registrati casi simili già negli anni scorsi. L’area di Nova Siri, addirittura, può considerarsi una sorta di “abituè” degli incendi estivi. Oltre all’ipotesi del dolo (per ora solo fantasiosa) non va scartata quella di una improvvida accensione di sterpaglia da parte di qualcuno, poi degenerata a causa del forte vento presente in entrambe le zone. Gli inquirenti stanno accertando le cause.
Caso Falcone: Angelo parla in sua difesa
Angelo e Simone, insieme agli altri imputati di nazionalità indiana, avrebbero esposto la loro versione dei fatti, quella secondo cui l’arresto non sarebbe avvenuto in un posto di blocco stradale (come dichiarato dalla polizia) ma in una abitazione privata. Essi, inoltre, sarebbero stati costretti a firmare una dichiarazione in lingua hindi di cui non conoscevano il contenuto.
E’ quello che ha raccontato al Quotidiano Giovanni Falcone, padre di Angelo, che intorno alle 9 di mattina avrebbe sentito telefonicamente il giovane, a suo dire “molto rinfrancato”. “Ho percepito in Angelo una certa soddisfazione per l’esito dell’udienza – ha detto Falcone – probabilmente le argomentazioni della difesa stanno smontando il castello costruito dai tanti testimoni dell’accusa”.
Ancora più decisiva, secondo Falcone, dovrebbe essere la prossima udienza programmata per il 23 luglio. In quella occasione saranno sentiti alcuni parenti degli indiani arrestati. Dichiareranno che si trovavano nei pressi dell’abitazione in cui, secondo gli imputati, sarebbe avvenuto l’arresto. E proprio sulle loro deposizioni si basa gran parte della linea difensiva, tesa a dimostrare l’infondatezza delle dichiarazioni della polizia.
Del caso di Angelo e Simone ha parlato l’altro ieri anche la cantante Fiordaliso, in concerto a Nova Siri. L’artista, piacentina proprio come i due ragazzi, aveva avuto nel pomeriggio un lungo colloquio con Giovanni Falcone, a cui avrebbe promesso di pubblicizzare in ogni concerto del tour la causa dei 3.000 italiani detenuti all’estero. “Sul merito della vicenda dovrà decidere la giustizia – ha detto dal palco tra gli applausi del pubblico – ma sarebbe più giusto che Angelo trascorresse in Italia la sua prigionia. Noi italiani offriamo carceri con i tv color agli stranieri, mentre i nostri ragazzi sono costretti spesso a vivere in condizioni pietose”. Sempre ieri, infine, la segreteria del presidente Napolitano avrebbe risposto a una missiva dell’associazione Lucana Internazionale sulla vicenda. Secondo la segreteria, “un intervento diretto in favore dei signori Falconi e Nobili esulerebbe dalle competenze della presidenza”. La risposta ha suscitato le ire di Giovanni Falcone, che ha ricordati casi recenti in cui si sarebbe agito diversamente, come per il sacerdote missionario trentino don Sandro De Pretis, arrestato nei mesi scorsi in Gibuti e presto liberato anche grazie all’intervento diretto della Presidenza del Consiglio e del Ministero per gli Affari Esteri.
Pino Suriano
Caso Falcone: oggi la nuova udienza
Intanto Giovanni Falcone, padre di Angelo, ha manifestato pubblicamente nel corso delle celebrazioni per Sant’Antonio, patrono di Rotondella. “Sant’Antonio prega per loro” ha scritto su un manifesto affisso davanti alla porta di casa durante il passaggio della processione in onore del Santo.
Valsinni: quando l'abito bianco raccont auna cultura
L’impatto visivo, di fronte allo splendore degli abiti da sposa esposti, è di quelli che colpiscono, di quelli che rivelano un gusto e una tensione al bello che sembra essersi perduta. Si scopre, in luoghi come questo, che l’arte e la cultura non sono roba da geni introversi, avulsi dal mondo e rinchiusi in circoli ristretti. Che non sono il frutto di chissà quali competenze, ma semplicemente un modo autentico e umano di esprimersi in tutto ciò che si fa, per passione o per dovere. Che si tratti di scrivere una poesia o di cucire un abito da sposa, di comporre una canzone o preparare la pasta in casa.
Davanti a questo passato “vivo” si sono soffermati, nei giorni scorsi, tanti visitatori, incantati dall’accurato allestimento di abiti antichi e foto d’epoca. La foto più datata (1920) è quella del matrimonio di Francesco Laragione e Maria Vincenza Corizzo. Ma non è la sola di grande interesse, tante altre rivelano particolari significativi e curiosi, come quella di Maria De Gennaro e Garibaldi Arbia, sbalorditi per lo scherzo della tartaruga nel piatto (foto in pagina). O ancora quella della cerimonia di Rosa Giacumbo e Ettore Liguori, con il prete a celebrare messa di spalle, secondo la prassi preconciliare. Molto belli anche gli abiti esposti, con iscrizioni indicanti la provenienza: c’è quello “confezionato e acquistato a Bari” e quello “cucito a mano dalla cognata della sposa”.
A spiegare la mostra tante piccole “guide”, molto spigliate nel raccontare il lungo lavoro che ha portato all’esito finale. I ragazzi coinvolti, divisi per gruppi, sono stati inviati nelle abitazioni di anziani del posto con un questionario sugli usi e le tradizioni matrimoniali del passato. Dalle colorite interviste sono emersi particolari curiosi, come la scoperta (bizzarra per i ragazzi) della figura del cosiddetto “ambasciatore”, un parente o vicino di casa con il compito di gestire e facilitare “diplomaticamente” i rapporti tra le famiglie degli sposi. “Dalle risposte alle interviste - ha spiegato la professoressa Olivieri - è emerso un’interessante archivio di dati, trasformato in un libretto in forma di dialogo tra l’anziana nonna Grazia e la sua giovane nipote Marika”.
Non si è rinunciato a “parlare ai ragazzi e agli adulti” neppure con la recita di fine anno, preparata dagli insegnanti Michele Borraccia e Filomena Olivieri. Anzi, con la scelta del soggetto ( “Momo” di M. Ende) si è voluto rilanciare un impeto educativo non banale. “La protagonista - spiega il professor Borraccia - è una bimba, Momo, alla cui purezza e semplicità si contrappone la disumanità degli Uomini grigi, che vogliono indurre la gente a economizzare il tempo, affermando che esso verrà restituito con interessi al compimento del sessantaduesimo anno di età. Ma è una menzogna e il mondo intorno a Momo inizia a cambiare: tutti corrono e si affannano ma sono tristi infelici, nevrotici e non hanno più tempo per niente che non produca denaro. Sarà proprio la semplicità della protagonista a porre fine alla colossale truffa degli uomini grigi. Insomma, un racconto che diventa per il lettore grande o piccolo una vera provocazione a decidere della propria vita: ricca, piena di successo ma in fondo vuota e infelice oppure semplice, vera, umana, piena di un autentico significato”. Molto soddisfatto anche il dirigente scolastico Giovanna Modarelli, che ha espresso approvazione per questa iniziativa capace di attuare quel rapporto, troppe volte solo decantato, tra scuole e territorio.
Pino Suriano - da Il Quotidiano della Basilicata
Rotondella: il teatro si farà
Risale alla scorsa settimana l’approvazione in giunta del progetto preliminare, ma già si sta pensando all’intitolazione. L’ipotesi più accreditata vedrebbe come “favorito” Giorgio Gaber, straordinario inventore del teatro-canzone italiano, scomparso pochi anni fa. Sarebbe una scelta significativa, poiché riferita a un autore capace di coniugare, in una sintesi eccezionale, la dinamicità del teatro con la forza trascinante della musica.
E’ la stessa sintesi che anima la conformazione architettonica dell’anfiteatro, da realizzare all’ingresso del paese (presso l’ex carcere) dove è già a disposizione una vasta area-parcheggio. Sarà un’opera particolare, composta da due strutture: una all’aperto, dell’ordine di circa 2000 posti, e una al chiuso, con una capacità di circa 170 posti. Proprio quest’ultima struttura rivestirà un ruolo importante. Si tratterà di una sorta di auditorium al chiuso (proprio sotto l’anfiteatro) pensato per la promozione di laboratori musicali, artistici e teatrali. Insomma, un luogo in cui sarà possibile produrre arte e cultura in tutte le salse, soprattutto nel periodo invernale.
“La scelta di usare i fondi di compensazione per un’opera come questa – spiega Antonio Pastore, assessore comunale alla Cultura – rientra anche negli obiettivi delle politiche sociali. Con la parte sottostante, infatti, si vuole sopperire alla mancanza di una valida struttura di aggregazione, che possa finalmente valorizzare le tante idee ed esperienze socio-culturali del territorio”.
Insomma, scuole di musica, giovani band emergenti, eventuali gruppi teatrali, potranno finalmente trovare una “casa” tecnologica e moderna. Un “uso estivo” sarà invece riservato alla struttura esterna, per la cui valorizzazione bisognerà inserire il territorio in un valido circuito culturale, che possa promuovere eventi di spessore e trascinare, per quanto possibile, il turismo. Un esempio positivo, in tal senso, giunge dalla vicina cittadina calabrese di Oriolo, dotata di una struttura simile. C’è grande ottimismo anche sui tempi di realizzazione. “Non è assurdo ipotizzare la prima pietra per il dicembre 2008 – spiega Pastore – già ci stiamo attivando per il progetto definitivo e, subito dopo, partiremo per predisporre il bando di gara per la realizzazione. Ringrazio, a nome della comunità, il sindaco Vito Agresti, l’ufficio tecnico comunale e il progettista arch. Armando Cuccarese”.
Il teatro rappresenta una delle scelte chiave dell’amministrazione nella suddivisione dei fondi di compensazione. Una suddivisione che, come è noto, è stata ampiamente criticata dalle forze politiche del centrosinistra, e, soprattutto, dalla sezione provinciale Coldiretti, delusa per l’attenzione marginale (600 mila euro) riservata allo sviluppo agricolo del territorio.
7 giu 2008
On Line il centro sociale anziani
ROTONDELLA – Rotondella sarà più tecnologica. E lo diventerà in modo sorprendente, perché il supporto della tecnologia informatica, in questo caso, sarà al servizio degli anziani e non dei giovani.
Saranno spesi in questa direzione circa 65 mila euro provenienti dal Piano Sociale di Zona, secondo quanto annunciato dal sindaco Vito Agresti. In programma l’acquisto di postazioni informatiche in rete per la sede del centro sociale anziani (ex locali Coimp), ma anche (ed è questa l’idea più sorprendente e innovativa) un sistema di videocollegamento tra il centro sociale e la sala consiliare. Una trovata d’altri tempi (quelli futuri!) che permetterà ai “nonni” di seguire in diretta le sedute del consiglio e gli altri eventi pubblici tenuti in sala consiliare.
Il tutto, in effetti, non sarebbe solamente “spettacolare”, ma risolverebbe un problema che la sala consiliare ha sempre fatto registrare: l’insufficienza di posti a sedere. Quei posti che risultano abbondanti per le sedute del consiglio (quasi sempre ignorate dalla cittadinanza) ma ampiamente insufficienti per ogni evento pubblico o convegno, in cui gli anziani sono sempre presenti in buon numero.
Altra novità tecnologica sarà l’acquisto di un grande monitor da affiggere all’esterno della sede municipale. Non indicherà, come di solito accade, solo l’orario e la temperatura, ma avrà altre e più concrete informazioni da mostrare: atti pubblici, bandi di gara, piani di sviluppo e opportunità per i giovani. Insomma, una veloce finestra di contatto tra ente e popolazione.
Proprio in quest’ottica di trasparenza il video dovrebbe ospitare anche una serie di servizi audiovisivi sulle attività di dismissione del centro Itrec. Si potrà vedere qualche immagine, insomma, relativa a ciò che accade nel centro. Questi stessi servizi, poi, saranno reperibili on line sul sito web del comune. Ci si augura, sulla base di quanto registrato, che il monitor non abbia la stessa frequenza di aggiornamento del sito del comune, non certo da imitare per questo!