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Pino Mitidieri |
NOVA
SIRI – E’ il caso di dire “finalmente”. Dalle prossime settimane anche il
Comune di Nova Siri avrà la raccolta differenziata. Per questo mese sono perciò
in programma tutte le attività propedeutiche all’avvio: consegna materiale
informativo e dei calendari sui prelievi (differenziata, plastico), poi incontri
tematici con le diverse categorie di utenti (famiglie, commercianti, operatori
turistici). “L’ho voluto io così, perché ci sono esigenze diverse e bisogna
venirvi incontro per quanto possibile”. Il sospirone di sollievo è anche quello
di Pino Mitidieri, assessore comunale all’Ambiente uscente. In questa faccenda,
con continui ritardi, rinvii e rifacimenti dei bandi, ci ha messo la faccia più
di tutti. Cinque anni di attesa, un regime di proroga del servizio che ha
scatenato polemiche a non finire.
Detta così sembrerebbe un
fallimento amministrativo. Assessore, ha la coscienza a posto?
Non solo
la coscienza. Ho anche le carte a posto.
In che senso?
Nel
senso che posso affermare, e dimostrare con dati alla mano, che il soggetto
politico ha fatto il massimo. Il nostro compito è quello di dare atti di
indirizzo, e noi li abbiamo fatti sempre con tempestività. Osservi la scansione
dei tempi: il primo atto lo abbiamo fatto in data 29.11.2009 con bando di gare
svoltasi a marzo 2010, il secondo sempre a novembre 2010 con gara nel 2011,
il terzo novembre a 2011 con gara nel 2013.
Come vede non abbiamo perso tempo…
E allora?
E allora
è stata la struttura comunale (e questo riguarda i dipendenti, non certo il
soggetto politico) a impiegare i suoi tempi per indire le gare. Le prime due
sono state senza esito per poi approdare a quest'ultima che sembra stia
funzionando, nonostante subiamo i regali dei paesi limitrofi che vengono a
scaricare da noi la propria immondizia.
Forse però gli atti di indirizzo
andavano fatti meglio. La minoranza del Pd aveva ipotizzato un simile scenario,
ritenendo il bando non sostenibile con quella posta in bilancio…
Non è
così. La minoranza lo riteneva ambizioso ma non lo era, lo prova il fatto che nel
bando conclusivo, quello assegnato, non abbiamo cambiato nulla rispetto a
quello iniziale tranne che per un aspetto: il conferimento è separato dalla
raccolta, ovvero il conferimento lo paga
il Comune.
Le pare poco?
No, mi
pare un vantaggio e uno sprone per i cittadini. Se la spesa di conferimento è a
carico del Comune, quanto più alta è la percentuale di differenziata che
riusciamo a realizzare tanto più l’Ente risparmierà e potrà mettere in atto una
riduzione delle aliquote a carico dei cittadini. E anche la ditta appaltatrice,
alla quale spetteranno i proventi del riciclo, avrà interesse a raggiungere
ottime percentuali.
Insomma, ha speranze positive?
Io spero
di portarla al 65 per cento già nel primo anno, in modo da rientrare nei
parametri di legge per l’ottenimento della Bandiera Blu. Stiamo procedendo alla
realizzazione dell'isola ecologica: l'area più indicata (e disponibile) è quella
vicina al depuratore e sarà a carico della ditta. Qui la popolazione potrà
portare i materiali ingombranti e saranno adottate metodologie premiali per i
cittadini che conferiranno materiale speciale: stiamo pensando a dei buoni per riscuotere
premialità in diverse forme. Intanto, poi, vorrei far notare ai cittadini i
risultati positivi che si vedono in paese sin da ora: i cassonetti non sono più
pieni come prima e Nova Siri sta assumendo il decoro degno di una cittadina
turistica.
Si ricandida?
Ho altri
impegni cui dedicare tempo ed energie. Passo la mano, faccio spazio ai tanti
che anelano di fare l’esperienza amministrativa e che consiglio vivamente,
perché solo mettendoci le mani si può
prendere coscienza di come stanno realmente le cose senza giudicare con
faciloneria dall’esterno. Occorre che ci si misuri con la burocrazia per
coglierne a pieno la portata e i limiti.
Non si sente responsabile del
pre-dissesto?
No,
assolutamente no, perché noi abbiamo semplicemente sollevato il tappeto e
trovato la polvere che c’era già. Anzi, con senso di responsabilità e coraggio abbiamo
affrontato problemi contabili che non potevano essere più procrastinati, anche per
le novità normative sulla fiscalità locale che ci sono piovute addosso. Il mio,
poi, è l’unico assessorato che al Comune, anziché spenderli, i soldi li ha
portati.
E come?
Con la
tassa di soggiorno. Ho avuto il coraggio di applicarla nonostante i tanti
scetticismi. L’amministrazione, sulla scorta di una legislazione nazionale, ha
ritenuto che almeno alcune spese fosse giusto recuperarle dagli ospiti piuttosto
che dai propri cittadini. All’inizio è stata percepita come dannosa
all’affluenza turistica, poi il tempo mi ha dato ragione.
Pino Suriano - scritto per il Quotidiano della Basilicata