Giuseppe Arcieri |
NOVA SIRI - Movimento 5 Stelle, a rischio la
presentazione della lista. Il movimento di Beppe Grillo era atteso come una
delle novità per le prossime Comunali: i 750 voti delle Politiche del 2013 erano
stati il segno concreto di una base elettorale ostile ai tradizionali
schieramenti e, implicitamente, alle logiche territoriali di “controllo del
voto”. Sotto questo impeto era partita l'azione di un gruppo che si era messo
al lavoro per creare una lista. Si erano coinvolte figure di fuori come Giuseppe Arcieri e Antonio Brucci (giovani
ricercatori Enea, siciliano il primo,campano il secondo) e altre figure locali come
Pasquale Suriano e Marcello Manolio. La presentazione della lista, però,
potrebbe essere messa in discussione da questioni di tempistica: sono quelle legate ai tempi di
presentazione della lista, che non hanno le stesse dinamiche degli altri
partiti. I pentastellati, infatti, per potersi presentare con il simbolo del
blog hanno l'obbligo di sottoporre tutti i loro candidati a un rigido protocollo
di certificazione: si tratta di inviare al Movimento una precisa documentazione
con i nomi dei candidati e i relativi certificati (certificato penale, certificato
dei carichi pendenti, etc.) per evitare che si presentino persone condannate o
che abbiano svolto più di un mandato elettorale. Un meccanismo di garanzia
sulla "pulizia" delle liste, fanno sapere.
Il gruppo di Nova Siri avrebbe presentato in
ritardo. A far perdere tempo, in particolare, sarebbe stata la difficoltà nel
reperire le quote rose della lista. Alla fine, recuperata l'ultima candidata,
la richiesta è partita. Il problema, però, è dato dai tempi di certificazione,
che per il sovraccarico dello staff del Movimento potrebbero far svanire il tutto. A quel punto cosa
succederebbe? Sarebbe possibile presentarsi senza il simbolo? "Non avrebbe
senso farlo - spiega al Quotidiano Giuseppe Arcieri – ma questo non esclude che
qualcuno possa proporsi personalmente ed essere appoggiato in altre coalizioni
civiche. Ma nessuno, in quel caso, si potrebbe permettere di usare anche solo
il nome del Movimento".
Intanto nel centrodestra è confermata l’investitura
di Walter Basile. La sua, più che una candidatura definitiva, sarebbe però un’ipotesi
esplorativa con disponibilità a valutare altre ipotesi. Quella a cui lavora
sarà una “civica” che non potrà, in questo caso, nascondere le storie personali
degli appartenenti, come la sua. Ancora in piedi, fino a ieri, anche l’ipotesi
di candidatura di rottura di Tommaso Simonetti, nata proprio dalla discordia
sul nome di Basile, preferito a quello di Francesco Gabriele, più gradito a
Simonetti e i suoi. Il maestro elementare starebbe discutendo con altri gruppi,
anche a sinistra. Anche per questa civica, però, il nome del candidato è tutt’altro
che una certezza. Più di qualcuno, tra i soggetti interpellati, avrebbe
espresso preferenza per un nome meno divisivo. Non c’è aria di compattezza
neppure nel Pd. Ha diviso gli animi, come c’era da attendersi, la doppia
ipotesi di candidatura di Pasquale Favale, capogruppo del partito, e Filomena
Bucello, consigliere provinciale. La discordia sulle candidature si è acuita
nelle ultime settimane e qualcuno avrebbe minacciato scissioni. I venti di
rottura nei due gruppi principali hanno acceso le speranze di chi sogna nuove
soluzioni. Come i giovani di Futura, che hanno incontrato gli altri gruppi (a
eccezione del Pd) ma non si sono “promessi” a nessuno. Non escludono, per ora,
di correre da soli o in federazione con altri gruppi. Il clima, se i due grandi
gruppi non si ricompatteranno, rischia di far moltiplicare il numero di liste
in campo. Forse cinque, forse addirittura di più. Tutti, a quel punto, penserebbero
di potercela fare.
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