Andrea Manolio, Francesco Ranù, Francesco Cospito, Roberto Natale |
NOVA SIRI – Per lungo tempo i giovani non si sono
parlati, poi, quando lo hanno fatto, si sono intesi in un istante. In fondo
chiedevano la stessa cosa: “rinnovamento e riconoscimento della dignità di una
generazione”. Si esprimeranno in un patto federativo le due realtà giovanili emerse
pubblicamente in questi mesi a Nova Siri: Scintilla e Futura, un network che adesso
fa sul serio.
Scintilla è un’associazione che si era esposta nell’ultimo
anno con un’incidenza sociale fortissima, espressa tramite numerosi eventi e azioni
di base su tematiche concrete di sviluppo del territorio e ambiente; Futura con
una manifesta volontà di incidenza amministrativa e progettuale, espressa con
un lavoro programmatico avviato in tempi non sospetti, almeno dalla fine del
2013. Insomma, non sono spuntati come funghi.
Ora hanno capito di volere la stessa cosa. E così,
dopo aver dialogato con tutti, dai gruppi storici alle neoformazioni, chiedono
di essere credibili e riconosciuti. La novità è che lo fanno insieme e più
forti. Non più come strumento elettoralistico di una parte, ma come risorsa
operativa concreta. Non chiedono il posto da singoli candidati ( potenziali
prede di strumentalizzazioni), ma il riconoscimento della dignità di una
generazione. Insomma, assieme alle cose vorrebbero cambiare anzitutto il
metodo. E alla eventuale coalizione che dovesse accoglierli con sé porteranno,
è presumibile, un peso specifico non indifferente.
Svecchiano anche, almeno in parte, il concetto stesso
di gioventù. Molti di quelli che si esprimeranno sono al di sotto dei
trentacinque e molti non sono neppure 25enni. Cinque anni fa i candidati
cosiddetti “giovani” avevano, mediamente, qualche anno in più. Certo, allora c’era
un Presidente del Consiglio nato nel 1936, oggi ce n’è uno nato nel 1975. E non
c’era stata l’espressione fortissima di un movimento a trazione giovanile come
il M5S (800 voti in un contesto “controllato” come Nova Siri).
Tante idee ma nessun partito. E ci tengono a
chiarirlo con forza. “Se fossimo chiusi in quegli schemi – spiega Fedele
Cirillo di Futura – oggi non saremmo insieme, non potremmo stare insieme”. Non a caso esprimeranno candidati “senza tessere di
partito e in liste civiche che avranno garantito, con segnali concreti e
visibili, la volontà di rinnovamento. Una situazione imprescindibile per
portare avanti un tema generazionale, quello di un paese, l’Italia, che si è
scordato dei giovani, dei loro luoghi, delle loro istanze, dei loro locali commerciali
che aprono e chiudono stroncati da affitti elevatissimi”. Vogliono portare
altri temi, e sanno che a Nova Siri ce n’è bisogno. Scenderanno con coraggio.
Potrebbe non convenire in questi tempi incerti lanciarsi senza il paracadute.
Loro ci proveranno.
“Naturalmente – spiegano Francesco Cospito e Roberto
Natale, Presidente e Vice di Scintilla - la scelta di proporre alcuni nomi
nasce dalla piena autonomia personale dei singoli soci. Scintilla era e rimane una associazione apartitica e non
elettoralistica. Se si dovessero esprimere candidature sarà fatto nel pieno
rispetto della libertà di coscienza dei singoli soci. Tutti dovranno sentirsi liberi
in ogni senso. Le elezioni sono una carta di più, ma non nasciamo per quelle e
non moriremo per quelle ”. Stessa linea per Futura, assicurano in coro
Francesco Ranù e Andrea Manolio. “Non si può essere veramente autonomi se non
si è liberi”. La parola chiave è una: rinnovare. Giocano per costruire. Da
perdere - dicono - non hanno nulla. Almeno loro.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
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