8 mag 2009

Assegnato un cancellieri. L'Ufficio del Giudice di Pace torna in piena attività

Il Giudice Giuseppe Nolfi si è impegnato personalmente per risolvere l'annoso problema

ROTONDELLA – Non se ne poteva più. Una miriade di ritardi burocratici, migliaia di cause civili posticipate e oltre ottanta cause penali sospese e/o non potute celebrare per assenza del cancelliere. Una vera situazione di caos, prodotta dell’assenza di un Cancelliere B3 presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Rotondella (competente per i comuni di Nova Siri, San Giorgio Lucano, Colobraro, Valsinni, Rotondella e Tursi).

Il problema aveva assunto proporzioni enormi. I primi disagi si erano fatti sentire quando la sopravvenuta competenza per alcuni tipi di cause penali aveva accresciuto il carico di lavoro dell’Ufficio. A rendere la situazione ancor più problematica, all’incirca nello stesso periodo, era stata la crescita esponenziale delle O.s. a. (Opposizioni a Sanzioni Amministrative), dovuta all’introduzione sul territorio di numerosi apparecchi di rilevamento della velocità, in particolare le postazioni fisse di Nova Siri e Tursi.

Per qualche anno la situazione era stata “tamponata” con l’impiego straordinario di due Cancellieri applicati presso l’ufficio di Rotondella, ma ordinariamente impiegati in quelli di Melfi e Palazzo San Gervasio. Dal 2008, però, anche questa risorsa è venuta meno. E così, per non troncare bruscamente il lavoro dell’Ufficio, si è fatto ricorso alla collaborazione della dottoressa Teresa Uricchio, Segretario Comunale di Rotondella, la quale provvedeva saltuariamente a svolgere alcune mansioni previste per legge. Un sostegno eccezionale, che poteva essere sufficiente per la gestione delle cause civili, ma non per le cause penali.

Davvero troppo per non intervenire con decisione. E’ ciò che ha fatto l’avvocato Giuseppe Nolfi, Giudice di Pace coordinatore dell’ufficio di Rotondella, il quale, già nell’inverno scorso, aveva più volte formalmente segnalato i disagi al Ministero della Giustizia, al Presidente della Corte di Appello ed al Presidente del Tribunale di Matera. Dopo varie ipotesi, rilevatesi infruttuose, si è trovata la soluzione. La legge n. 468/’99 è venuta in aiuto. L’art. 26, c. 4, infatti, concede ai Presidenti dei Tribunali la facoltà di “richiedere alle amministrazioni comunali competenti […] il comando del personale in servizio negli uffici di conciliazione soppressi”. L’articolo di legge, in parole semplici, obbliga i comuni a trasferire presso gli Uffici dei Giudici di Pace, qualora se ne presentasse l’esigenza, i propri dipendenti precedentemente impiegati negli uffici di conciliazione (gli istituti che svolgevano fino al ’91 buona parte delle funzioni poi assegnate al nuovo istituto del Giudice di Pace). Tenuto conto di questa facoltà, il giudice Nolfi si è allora preoccupato personalmente di individuare una figura competente tra gli ex conciliatori presenti sul territorio. E finalmente, nel gennaio scorso, è arrivata la disponibilità del signor Dante Laragione, dipendente del comune di Valsinni con qualifica di Istruttore Amministrativo.

Un’adesione che Nolfi ha subito formalizzato, attivandosi immediatamente per richiedere al comune sinnico, tramite il Tribunale di Matera, il comando del dipendente presso l’ufficio di Rotondella.

In questo modo, dopo anni di disagi, il problema è giunto a definitiva soluzione. Possono così tirare un sospiro di sollievo i tanti cittadini coinvolti, direttamente o indirettamente, nelle ottanta cause penali interrotte. Ora tutto sarà più “veloce” nell’Ufficio di Rotondella, compresi i tanti ricorsi civili sia per gli “autovelox”, sia per i giudizi ordinari.

Pino Suriano – www.ilquotidianodellabasilicata.it

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