26 gen 2013
Riscossione Tarsu e Ici. Lo sportello Censum chiarisce (si spera!)
L'arrivo di cartelle di pagamento di cui spesso non si comprende la ragione ha messo in allarme molte famiglie novasiresi. Il Comune annuncia la disponibilità dello sportello Censum per ogni chiarimento per cittadini, con appuntamenti per i sindacati anche fuori dall'orario di sportello.
18 gen 2013
Fuoco di Sant'Antonio. Grazie alla Pro Loco si salvano le tradizioni
ROTONDELLA
– Sant’Antonio Abate, per i rotondellesi, ha sempre qualcosa di speciale. Una
forza di richiamo che non tutti gli eventi riescono ad avere. E che rende possibile
il sacrificio di tanti paesani emigrati, disposti a fare chilometri pur di
venire a scaldarsi al grande falò che ogni anno si accende nel piazzale
antistante la Chiesa Madre. Arrivano persino da Taranto, Bari e dalla Calabria,
sopportando il grande freddo che spesso caratterizza la serata.
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Il fuoco di Sant'Antonio |
Poi, da
qualche tempo, grazie alla Pro Loco A Ferachiusa, l’evento si è arricchito di
un secondo momento di folklore. Il quale, per la verità, è un vecchio momento
tradizionale che la Pro Loco del Presidente Pasquale Gentile ha avuto il merito
di recuperare e di riproporre alle nuove generazioni. Si tratta della benedizione
degli animali ed il giro dei cavalli per le vie del centro collinare, in
programma giorno 17 gennaio alle ore 9 in Piazza Albisinni.
Sempre
confermato per questa sera alle ore 19, il falò di Sant’Antonio. Negli spazi
attigui ci sarà anche la possibilità di degustare alcuni prodotti tipici
locali e un momento di spettacolo musicale con il gruppo pugliese “Liscio
Simpatia”. Il tutto subito dopo la Santa Messa. Anche perché, prima che essere
un momento di folklore, quello di stasera è un momento religioso, nel ricordo
di uno dei Santi più antichi e più importanti per la diffusione del
cristianesimo.
“Siamo
molto soddisfatti – ha spiegato il Presidente della Pro Loco Pasquale Gentile –
dell’entusiasmo che si sta creando intorno alle iniziative della Pro loco di
Rotondella, testimoniato di recente anche dal successo e dalla grande
partecipazione registrata al presepe vivente che ha visto il coinvolgimento di
oltre cinquanta figuranti. La promozione delle tradizioni popolari – ha
concluso Gentile – rappresenta una delle poche leve a disposizione del
territorio per non disperdere la memoria e andare incontro al futuro con
maggiore consapevolezza”.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
Lavoratori delle pulizia Enea. Adesso tagliano anche il trasporto
Questa volta,
però, c’è una novità che rischia di far saltare in banco. E’ il servizio di
trasporto sul posto di lavoro, che da ieri non è più garantito ai lavoratori. Per
comprendere la gravità della situazione c’è bisogno di un dato, ovvero il
numero di ore settimanale (21) che i lavoratori svolgono in cinque giorni, per
uno stipendio mensile di neppure 400 euro netti.
Se poi il
lavoratore deve anche provvedere a recarsi a proprie spese sul posto di lavoro,
la situazione diventa insostenibile. Si arriva a lavorare, a conti fatti, per meno di 300 euro mensili. Un’offesa
alla dignità. “Anche perché – spiega Filippo Viggiano della Uil, ieri ai
cancelli con i lavoratori – il problema è aggravato dall’assenza di trasporti
in orari compatibili con quelli di lavoro. E così i lavoratori sono anche
costretti a munirsi di un proprio mezzo”.
Una delle
lavoratrici, in proposito, pone un problema concreto. “La mia famiglia non è
neppure dotata di un’automobile, non capisco proprio come possiamo fare. Così
ci costringono a lasciare il lavoro”. E se la maggior parte di loro arriva da
Rotondella, c’è anche chi arriva da Bernalda, sobbarcandosi circa 80 km
giornalieri.
Con i lavoratori,
ieri mattina, c’era anche Maria Bruno della Cgil. Non presenti, ma comunque vicini
ai lavoratori, i rappresentanti della Cisl. Per far sentire la propria
vicinanza, ieri mattina, è giunto anche il sindaco di Rotondella, Vincenzo
Francomano.
La situazione,
come già riportato dal Quotidiano, è
l’esito degli effetti del nuovo taglio sul monte ore richiesto alla ditta
appaltatrice dall’Enea della Trisaia, a seguito dei tagli provenienti dalla Direzione
centrale. E’ quello che è accaduto l’anno scorso e l’altro anno ancora. Il
nuovo taglio dovrebbe portare a un livellamento del monte ore di tutti i
quattordici lavoratori: sia quelli che facevano ventiquattro ore settimanali sia
quelli che ne facevano venti dovrebbero passare a ventuno ore. Non tutti però.
“Il livellamento non è stato totale -
sussurrano alcuni di loro ai cancelli – c’è ancora qualcuno fa il doppio delle
ore degli altri”.
Adesso il
prossimo passo è un incontro in Prefettura, che i sindacati hanno richiesto a
seguito dell’impossibilità di raggiungere un accordo tra le parti. Si spera di
poter trovare una convergenza nell’immediato, perché una soluzione definitiva, decantata
tante volte, non è mai stata veramente trovata. Anche l’incontro in Prefettura,
in fondo, è una scena già vista.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
Due volte Natale. All'Ospedale di Policoro Messa per i nuovi nati
La celebrazione del vescovo |
L'albero dei nuovi nati |
Tommaso Riccardi, Responsabile del Dipartimento di
Ostetricia e Ginecologia di Policoro, ha sottolineato la prontezza, da parte di
tutto il personale di Policoro, nell’adeguarsi con disponibilità e competenza
alle innovazioni da lui proposte in termini di prassi medica. Ha preso la
parola anche il sindaco di Policoro, Rocco Leone, che ha sottolineato
l’importanza di conservare le “radici cristiane come risorsa per umanizzare sempre
più la sanità, pur nel rispetto delle altre culture e religioni”. Piero Quinto,
Direttore Amministrativo dell’Asm, ha invece sottolineato lo sforzo dell’Asm
nel garantire “cure e servizi di qualità ai pazienti, pur a fronte delle gravi
conseguenze prodotte dalla crisi economica”.
Ma ciò che ha colpito, oltre alla parole, è stato il
contesto, l’attenzione con cui ogni particolare dell’evento è stato curato. Dai
canti, diretti dal dottor Gianpiero Adornato, in prima linea sulla tastiera, con
tanto di coro gospel “in divisa” composto dalle infermiere e ostetriche dei
reparti di ginecologia e pediatria. Bellissima, infine, la scelta di realizzare
un albero di Natale decorato con le foto dei nuovi nati dell’anno. Un vero segno
visibile di speranza. “In questi giorni ho dovuto ripetere spesso – ha concluso
il vescovo – che non ci sarebbe stata la fine del mondo. E sapete perché?
Perché il mondo finirà solo quando sarà finita la speranza che Gesù ha portato
nel mondo”.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
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