ROTONDELLA
– Sant’Antonio Abate, per i rotondellesi, ha sempre qualcosa di speciale. Una
forza di richiamo che non tutti gli eventi riescono ad avere. E che rende possibile
il sacrificio di tanti paesani emigrati, disposti a fare chilometri pur di
venire a scaldarsi al grande falò che ogni anno si accende nel piazzale
antistante la Chiesa Madre. Arrivano persino da Taranto, Bari e dalla Calabria,
sopportando il grande freddo che spesso caratterizza la serata.
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Il fuoco di Sant'Antonio |
Poi, da
qualche tempo, grazie alla Pro Loco A Ferachiusa, l’evento si è arricchito di
un secondo momento di folklore. Il quale, per la verità, è un vecchio momento
tradizionale che la Pro Loco del Presidente Pasquale Gentile ha avuto il merito
di recuperare e di riproporre alle nuove generazioni. Si tratta della benedizione
degli animali ed il giro dei cavalli per le vie del centro collinare, in
programma giorno 17 gennaio alle ore 9 in Piazza Albisinni.
Sempre
confermato per questa sera alle ore 19, il falò di Sant’Antonio. Negli spazi
attigui ci sarà anche la possibilità di degustare alcuni prodotti tipici
locali e un momento di spettacolo musicale con il gruppo pugliese “Liscio
Simpatia”. Il tutto subito dopo la Santa Messa. Anche perché, prima che essere
un momento di folklore, quello di stasera è un momento religioso, nel ricordo
di uno dei Santi più antichi e più importanti per la diffusione del
cristianesimo.
“Siamo
molto soddisfatti – ha spiegato il Presidente della Pro Loco Pasquale Gentile –
dell’entusiasmo che si sta creando intorno alle iniziative della Pro loco di
Rotondella, testimoniato di recente anche dal successo e dalla grande
partecipazione registrata al presepe vivente che ha visto il coinvolgimento di
oltre cinquanta figuranti. La promozione delle tradizioni popolari – ha
concluso Gentile – rappresenta una delle poche leve a disposizione del
territorio per non disperdere la memoria e andare incontro al futuro con
maggiore consapevolezza”.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
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