3 giu 2009

Ex Lsu: la stabilizzazione è fatta

Bollettino (Cisl): "Ora seguano l'esempio anche gli altri comuni"
ROTONDELLA – Adesso è ufficiale: i sei lavoratori precari ex Lsu saranno assunti a tempo indeterminato dal comune di Rotondella. La soluzione definitiva è arrivata venerdì 29 maggio. In una sola giornata i due provvedimenti decisivi. In mattinata la firma dell’accordo di stabilizzazione tra la parte pubblica e quella sindacale, nel pomeriggio la deliberazione della giunta per dare il via all’iter di assunzione, trasformando i tre posti full-time carenti in pianta organica, in sei post part-time, tanti quanti sono i lavoratori precari.
Ora la palla passa ai funzionari del comune, che dovranno in breve redigere l’avviso pubblico e la selezione riservata. Grande soddisfazione è stata espressa dai rappresentanti sindacali, Vito Maragno (Cgil), Pino Bollettino (Cisl) e Franco Coppola (Uil), che hanno seguito l’iter dopo che, nel consiglio comunale del 31 marzo, era stata approvata a maggioranza una risoluzione per l’assunzione dei lavoratori.
Ora il caso di Rotondella può rappresentare un punto di riferimento per altri comuni. Una simile situazione di precarietà, infatti, è quella che vivono anche alcuni lavoratori assunti con contratti di collaborazione nei comuni di Scanzano Jonico e Salandra.
“Il comune di Rotondella – ha spiegato Pino Bollettino della Cisl – ha dimostrato che quella dell’assunzione in pianta organica è una strada percorribile. Ora auspico che si impegnino allo stesso modo anche gli altri comuni interessati al problema. I sindacati hanno già prospettato una simile soluzione ai comuni di Scanzano Jonico e Salandra, ma ancora non ci sono effettivi spiragli di soluzione. Anzi – ha proseguito Bollettino – se il comune di Salandra si è almeno reso disponibile per l’avvio di un tavolo di discussione, il comune di Scanzano non ci ha degnati neppure di un minimo di attenzione. Questa è gente che ha problemi familiari reali e vive da anni con poche centinaia di euro – ha concluso – perché non aiutarli se gli enti posseggono le risorse necessarie?”
Si conclude nel modo auspicato dai lavoratori, dunque, questa annosa esperienza di precariato. Finalmente, dai prossimi mesi, i sei padri di famiglia potranno essere certi di portare a casa uno stipendio. Alcuni di loro hanno superato da tempo i 50 anni. E forse a questo punto, dopo tanti tentativi incompiuti (con Sviluppo Italia e con l’Alesia) avevano anche perso la speranza.
Arriva invece un’assunzione insperata, alla quale hanno contribuito, chi più chi meno, chi prima chi dopo, tutte le parti politiche. In primo luogo l’ex assessore Antonio Dimatteo e il capogruppo dell’opposizione in consiglio Vincenzo Francomano, che avevano redatto e fatto votare a maggioranza la proposta di assunzione. In seconda battuta anche il sindaco Agresti e la sua giunta attuale, che prima si erano opposti al provvedimento ma poi si sono impegnati per accelerarlo.

Pino Suriano - Il Quotidiano della Basilicata

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Ci voleva un modesto ragioniere e un massaro per fare quello che la sinistra non ha fatto a quei sei poveretti in 18 anni

Anonimo ha detto...

però la proposta di stabilizzazione è stata fatta dalla sinistra all'opposizione.

Anonimo ha detto...

Fanno la proposta all'opposizione, perchè non gli hanno stabilizzati loro in 18 anni? Per tenerli sotto pressione e ricavarne qualche voto forse? E bravo il centrisinistra bravissimo a fare opposizione e solo quella.

Anonimo ha detto...

forse perchè negli anni della loro maggioranza non c'erano leggi che lo permettevano, te lo sei chiesto questo prima di parlare?

Anonimo ha detto...

forse perchè la sinistra non crede più nella classe operaia, ma solo nei suoi voti ...