Eppure il fondo non era ancora quello. Si capì all’indomani
della sconfitta elettorale di Mario Cucari, in apparenza favorito, e, secondo
malevole voci, tradito dall’interno del suo stesso partito. Dal fondo, però, si
può solo risalire, e ciò è avvenuto anche grazie a un atto di maturità politica
di entrambi gli attori. Di Francomano prima, che mai ha reagito pubblicamente schierandosi
contro il suo stesso partito, e di Cucari poi, che con intelligenza ha saputo metter
da parte personalismi e cominciato a costruire puntando sui giovani.
Un segnale chiarissimo, in questo senso, è stata la nomina a
Capogruppo in Consiglio Comunale di Pasquale Dimatteo, incarico reso possibile dalla
disponibilità dello stesso Cucari (candidato Sindaco sconfitto) e Salvatore
Tufaro (primo eletto per numero di preferenze).
Ne abbiamo parlato con lo stesso Dimatteo, centosettanta
(170) voti di preferenza alle ultime Comunali: non proprio noccioline, per un giovane
alla prima candidatura. "Il mio grazie per la nomina va al Partito
Democratico, sezione “Carlo Stigliano”, e in particolar modo a Mario Cucari e
Salvatore Tufaro. Credo che sia un’investitura non solo per me, ma per tutto il
gruppo di giovani presenti in sezione. Si è colto il bisogno di una nuova
linfa, di tanta nuova energia e passione”.
Sul passato ha parole chiare. "Per le Primarie e le Amministrative
credo che ogni tesserato debba fare un minimo di esame di coscienza. Sono
convinto che i neo iscritti non vogliono ereditare avversioni e risentimenti,
bensì la determinazione, le competenze, la stima, la passione e il lavoro fatto
da politici locali autentici come Cucari e Francomano. Spero che il prossimo
Congresso cittadino possa rappresentare la “damnatio memoriae” della vicenda Primarie".
Ma oltre al partito c’è il lavoro di opposizione in
Consiglio. Dimatteo individua tre grandi limiti. “La totale inerzia amministrativa,
la mancanza di una visione politico-programmatica, il ripudio totale di un sano
principio di continuità amministrativa”.
Poi entra nel merito delle questioni. "In merito
all’approvazione del bilancio previsionale 2014, la maggioranza non ha redatto
la relazione previsionale e programmatica di tipo politico, ovvero il documento
politico che illustra in modo schematico e sotto forma tabellare gli obiettivi.
Così come sono ancora bloccati i tanti lavori ereditati e già appaltati dalla
precedente amministrazione Francomano. A mio parere l’amministrazione sta
trascurando le varie opportunità offerte dall’Unione Europea e dalla Regione
Basilicata e mi riferisco, in particolar modo, alla mancata adesione come Ente
al programma europeo Garanzia Giovani. Il comune di Rotondella poteva, ad
esempio, attuare progetti di “Servizio Civile Nazionale” per offrire servizi
alla comunità e contemporaneamente alleviare la disoccupazione giovanile".
C'è però la volontà di condividere alcune responsabilità
politiche: "Per i grandi temi come i fondi della compensazione ambientale,
il rapporto con Sogin, le politiche sociali c’è bisogno di un impegno unanime e
unitario, per il bene comune e non per pochi (e qui Dimatteo alza la voce, fa
capire che tiene alla questione ndr.)”.
"Mi fa male – aggiunge però - sentire i miei coetanei
ambire a lavorare esclusivamente presso la Sogin. Dobbiamo ricordarci di essere
in una Regione d’Europa e che la nuova programmazione 14-20 offre tante
esperienze e opportunità di lavoro. D’altre parte anche Sogin dovrebbe e
potrebbe mettere in campo criteri più oggettivi e meno discrezionali per la
selezione del personale. E magari organizzare, in collaborazione con la Scuola
Italiana di Radioprotezione, Sicurezza e Ambiente corsi di formazione in
materia di sicurezza convenzionale e della compatibilità ambientale". Idee
concrete, idee nuove.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
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