ROTONDELLA
- "Non volevo offendere gli agricoltori". Piero Valicenti,
proprietario e gestore di un bar a Rotondella due, è il commerciante che nei
giorni scorsi ha segnalato un problema di utilizzo dei fondi di compensazione
ambientale. "Troppo agli agricoltori - ha detto al Quotidiano (potete leggerlo qui) - troppo
poco a commercianti e impiegati".
Qualcuno l'ha presa male, interpretando le sue argomentazioni come una sorta di accusa contro la categoria.
E’ un equivoco che vorrebbe chiarire: "Ponevo solo un problema di distribuzione dei fondi – spiega - basata su un concetto molto semplice: così come tutti gli agricoltori hanno ottenuto il contributo per la compensazione, allo stesso modo avrebbero dovuto riceverlo tutti i commercianti, che non ne hanno meno bisogno. Mi spiace che le mie parole dei giorni scorsi abbiano prodotto un certo rammarico nella categoria degli agricoltori, che non merita assolutamente un giudizio negativo. Tutti ci rendiamo conto, e io per primo, di quanto l'indotto produttivo messo in piedi dall'agricoltura sia la base su cui si fonda la sussistenza economica di tutto il territorio. Io stesso devo ammettere che vivo soprattutto grazie a loro".
Qualcuno l'ha presa male, interpretando le sue argomentazioni come una sorta di accusa contro la categoria.
E’ un equivoco che vorrebbe chiarire: "Ponevo solo un problema di distribuzione dei fondi – spiega - basata su un concetto molto semplice: così come tutti gli agricoltori hanno ottenuto il contributo per la compensazione, allo stesso modo avrebbero dovuto riceverlo tutti i commercianti, che non ne hanno meno bisogno. Mi spiace che le mie parole dei giorni scorsi abbiano prodotto un certo rammarico nella categoria degli agricoltori, che non merita assolutamente un giudizio negativo. Tutti ci rendiamo conto, e io per primo, di quanto l'indotto produttivo messo in piedi dall'agricoltura sia la base su cui si fonda la sussistenza economica di tutto il territorio. Io stesso devo ammettere che vivo soprattutto grazie a loro".
Difficile
non riconoscerlo, del resto. La produzione agricola è un fondamento decisivo
per il tessuto economico del Paese, quella della Trisaia, poi, è di particolare
interesse per gli aspetti di innovazione che è riuscita a proporre negli anni a
livello di strutture, sperimentazioni produttive e cooperazione. Si sono
sperimentate qui coltivazioni d’avanguardia e forme di cooperazione che in
altre parti d’Italia, anche nel Nord, hanno visto la luce solo molti anni più
tardi. Non per caso il sistema agricolo locale ha attratto l'attenzione di
marchi come Plasmon e Zuegg. E questo sebbene non sia stato sempre
adeguatamente sostenuto dalle istituzioni a livello di infrastrutture, che
ancora continuano a latitare. Si può discutere (ed è legittimo) su ipotesi di
rimodulazione dei fondi di compensazione ambientale, ma non sull'agricoltura
locale e sulla sua forza di traino. Sempre meglio chiarire.
Pino Suriano
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