NOVA SIRI -
All’assalto del cosiddetto “voto libero” (è stato definito così, in
questi giorni, il voto estraneo alle aree di influenza dei big politici di Nova
Siri, Carlo Chiurazzi e Cosimo Latronico) non c’è solo Tommaso Simonetti,
candidato per la lista civica "Civica civica", c’è anche Pasquale
Suriano, candidato sindaco per la lista Movimento 5 Stelle, che giovedì sera ha
tenuto il suo primo comizio a Nova Siri Scalo.

La caccia al cosiddetto "voto libero" parte dalla critica
al passato politico di Nova Siri. Ma Suriano, a differenza di Simonetti che
l’ha sostenuta, ha le mani libere anche per un attacco feroce
all'amministrazione uscente di Pino Santarcangelo. E così, a differenza del
candidato di “Civica civica”, non attacca in modo generico e indifferenziato il
"sistema degli ultimi trent'anni", ma fa nomi e cognomi precisi. Come
quello, appunto, di Pino Santarcangelo. "Ditemi voi, cosa doveva fare di
peggio questa amministrazione? Ci ha lasciato solo debiti". L'attacco al
sindaco uscente e alla sua giunta si estende alla lista “Progetto Nova Siri” di
Antonio Acinapura, che ne sarebbe il naturale prolungamento. L’affondo continua
con le tante mancanze dell’amministrazione, fino alla scuola materna di Nova
Siri Scalo, "una scuola priva di manutenzione, ai limiti dell'accessibilità”.
Allo stesso modo la lista “Nova Siri Risale”, guidata da
Eugenio Lucio Stigliano, non sarebbe altro che la continuazione della
fallimentare amministrazione di Pino Battafarano (1999-2004): "Un
centrosinistra che appena eletto non pensò ad altro che ad aumentare il numero
delle poltrone per gli assessori, da 4 a 6”.
Intorno a Suriano ci sono giovani che esprimono entusiasmo.
La folla non è quella vista per le altre liste, anche a causa del forte freddo,
ma negli applausi si vedono convinzione e voglia di cambiamento. E non mancano
le proposte, come quella di un incontro pubblico per sviscerare tutti i
capitoli di bilancio: “in dieci anni non hanno mai pensato di fare un incontro del
genere con la cittadinanza”. Sempre nel solco della partecipazione un’altra
bordata: “Creeremo un numero telefonico diretto tra sindaco e cittadini, senza dover
passare attraverso il centralino e senza avere un sindaco per un'ora alla
settimana". Non manca, infine, l’attenzione per il centro storico, che
deve riavere dignità “con la delocalizzazione del depuratore”.
Sulla rottura tra il gruppo di Simonetti e quello vicino a
Cosimo Latronico ha detto parole forti, che paiono alludere all’ipotesi di un
accordo sottaciuto per amministrare assieme. Queste le parole testuali: “Nessuno
spiega quello che è avvenuto realmente in quelle stanze per arrivare ad una
scissione, che potrebbe apparire agli elettori una misurazione delle forze di
correnti interne contrapposte […]Può essere anche vero, ma io sono sincero, non
ci credo, penso che sia una strategia per cercare non solo di vincere, ma anche
per avere una maggioranza ancora più ampia per poter amministrare tranquilli
nel corso dell’eventuale mandato”.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata
Nessun commento:
Posta un commento