ROTONDELLA
– Rotondella “presepe dello ionio”? Sì, ma solo per poco. Avevamo fatto appena in
tempo, su queste colonne, a celebrare la bellezza della nuova illuminazione della collina jonica,
finalmente di colore uniforme e di straordinario impatto estetico se osservata
dall’esterno. Si trattava, come avevamo spiegato, dell’esito di un progetto del
Ministero dell’Ambiente per il risparmio energetico, che aveva dotato l’ente
comunale di nuove lampadine per la pubblica illuminazione. Lo stesso, con il
progetto Votiva+, era stato fatto per l’illuminazione del cimitero. Al
Ministero spettava la fornitura, al Comune l’installazione. Tutto era riuscito
per il meglio, a parte qualche lamentela dei cittadini per la difficoltà di abituarsi
a una illuminazione meno forte e, per così dire, più soft, ma l’eleganza del
centro storico ne aveva certamente tratto vantaggio.

Perché mai? Si era pensato a un passo indietro dell’Amministrazione, sulla scia delle politiche prima citate. Nulla di tutto ciò. Il cambiamento sarebbe legato al cattivo funzionamento delle lampadine inviate dal Ministero. Anzi, con ogni probabilità si è trattato di una vera e propria partita difettata, dato l’elevato numero di lampadine che, nel giro di pochi giorni, hanno smesso di funzionare. E’ quanto ha spiegato al Quotidiano Vincenzo Francomano, sindaco di Rotondella. Il Comune, ha assicurato il sindaco, ha già richiesto al Ministero la sostituzione della “partita difettata”, ma il problema, che persiste già da più di un mese, non ha ancora avuto una soluzione. E la collina ionica, di sera, torna ad essere “chiazzata”. Non un bellissimo spettacolo, almeno rispetto a quello che per poche settimane il centro aveva offerto, assimilando la propria illuminazione a quelle dei più suggestivi centri storici dell’area, primo tra tutti quello della vicina Rocca Imperiale. Le cose belle, si dice, durano poco. Questa volta, però, il tempo è stato davvero troppo breve.
Pino Suriano - scritto per Il Quotidiano della Basilicata