8 ott 2008

Palazzo torna a fare il vice sindaco, ma Dimatteo si dimette da capogruppo

L'assessore lascia l'incarico con una missiva molto critica sull'operato dell'amministrazione
ROTONDELLA – Poteva essere il giorno della pace ritrovata. Giovedì sera, dopo una lunga e serrata discussione del gruppo di maggioranza, veniva sancito il ritorno di Gianluca Palazzo alla carica di vice sindaco, incarico da cui si era dimesso nel dicembre 2007 per ragioni non del tutto note.
Dopo più di nove mesi il ritorno in sella: nuova delega del sindaco e accettazione dell’incarico da parte di Palazzo nella mattinata di venerdì. Tutto a posto? Non proprio. Almeno così lasciano intendere le dimissioni, quasi contestuali e per molti inaspettate, del capogruppo di maggioranza Antonio Dimatteo. L’assessore ai Lavori Pubblici e Politiche Sociali lascia l’incarico politico, pur mantenendo le deleghe assessorili. E non si può certo dire che si tratti di un atto indolore.
La lettera di dimissioni di Dimatteo tradisce più di qualche frizione con alcuni colleghi di maggioranza. Nella missiva, indirizzata in data 29 settembre al sindaco Vito Agresti, si evidenziano “pareri non unanimi sui diversi argomenti strategici per il compimento del programma elettorale” e, addirittura, una “poco chiara linea politica di attuazione dei programmi, non volta ad affrontare i problemi ma a rimandarli perdendo tempo prezioso”.
Il messaggio di Dimatteo è forte e chiaro: avrebbe voluto attorno a sé un consenso unanime che, di fatto, non c’è più. “Anche perché – commenta sereno al telefono – qui si comincia già a respirare una certa aria di campagna elettorale (si vota l’anno prossimo per le comunali, ndr.), e questo non è un bene per l’attuazione del programma”.
Insomma, per il sindaco Vito Agresti c’è una nuova gatta da pelare. Dopo la lunga “gestazione” per la nomina del vice sindaco, il ruolo di capogruppo potrebbe aprire un nuovo fronte di dissidio. Vito Agresti lo sa bene e rimane cauto: “mi rimetto alla mia maggioranza per la scelta del capogruppo”. Il sindaco, però, non esclude un’ipotesi che potrebbe evitare guai ulteriori: “potrei pensare anche di proporre me stesso per il ruolo di capogruppo”.
Di buono, intanto, c’è che nella serata di giovedì tutti i membri di maggioranza (compresi Dimatteo e Palazzo) hanno firmato un documento programmatico, che sintetizza in punti prioritari quello che l’amministrazione deve ancora realizzare prima della fine del mandato. A Rotondella, si sa, ci sono da spendere i soldi della compensazione ambientale per la presenza del centro Itrec (circa 2,8 milioni di euro), ed è nell’interesse di tutti agire in un clima di unità e compattezza. Naturalmente, sul finire del mandato, non ci stupiremmo di vedere esplodere conflitti che, per ora, devono rimanere latenti. E non ci stupiremmo, nella prossima primavera, di trovare in liste contrapposte quelli che oggi siedono, forse forzatamente, alle stesse riunioni di maggioranza.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

5 anni di continui litigi interni, causa interessi moltoooooooo personali; quelli che si erano presentati più di quattro anni fa come i paladini della giustizia, hanno buttato rotondella ancor di più nella "cacca", vedi il corso, il metano a rotondella due partito dopo 4 anni persi, il problema dei rifiuti urbani e dei loro lavoratori, i litigi interni e tanto clientelismo.
Invito un po tutti a non ripresentarsi alle prossime elezioni amministrative, che se ne stiano buoni buoni nelle loro villette di policoro e nova siri per la maggior parte di loro che sono andati via dalla collina; e per quei pochi amministratori che ancora ci abitano, di starsene buoni buoni nelle loro casupole del centro collinare e meditare su ciò che si voleva fare (Tutto) e soprattutto su ciò che non si è fatto (niente).Non basta dire si si si, ci vogliono i fatti, vergognatevi, tutti...
Un rotondellese DOC (che non vi ha votato e mai lo farà)

Anonimo ha detto...

sono scandalosi.....
e ora i nodi arrivano al pettine!

Anonimo ha detto...

mi verrebbe da chiedere quale sia il criterio per ottenere la denominazione DOC?. magari poi si scopre che chi si dice rotondellese doc abbia magari solo preso e non dato niente.
per intessere una discussione seria occorre innanzitutto qualificarsi, ossia metterci la faccia, quella che è bella o brutta. dopo circostanziare le accuse o le critiche relative e successivamente fare il pari o dispari su quello fatto e quello non fatto.
"di fatto" questa ammninistrazione nè ha tanto, ovviamente si poteva fare di più e forse meglio. ma con i "ma" e con i"se" non si fa la storia. e tu rotondellese DOC continua a votare per chi vuoi. contento tu contenti tutti....
KiKKo

Anonimo ha detto...

ma KIKKO deriva da FRANCESCO??

Lo sapremo mai?

pinosuriano ha detto...

E' vero Kikko, sarebbe meglio evitare l'anonimato, anche se il nome Kikko non esprime certo un'identità precisa.
Anch'io non credo che questa amministrazione passerà alla storia per la particolare quantità di realizzazioni concrete, ma dire "non ha fatto nulla" mi sembra esagerato e poco rispettoso dell'impegno che alcuni di loro ci hanno messo...
Quanto alle questioni richiamate dal primo anonimo, direi che l'unica su cui si possa effettivamente obiettare qualcosa è quella del corso. A prescindere dall'aspetto dell'opera compiuto, va detto che l'attesa è stata troppa e il risultato non potrà essere tanto sorprendente da farci dimenticare le passeggiate anguste che abbiamo dovuto sopportare in questi mesi. Sulla nettezza urbana posso assicurare che le responsabilità dell'amministrazione e il suo campo di intervento non sono ampi come qualcuno vuole far credere... Se qualcuno mi dice cosa avrebbe fatto al suo posto prenderò atto delle possibili soluzioni.

Giovanni ha detto...

Volantino del PD di Rotondella in riferimento alla notizia, sul sito:
http://www.rotondellapd.netsons.org